Eucaristia: sacrificio d’amore

Pubblicato il 22-06-2013

di dom Luciano Mendes de Almeida

Corpus Domini - di dom Luciano Mendes de Almeida - Ognuno diventa dono per il bene dei fratelli e del mondo.


La sofferenza di Gesù, la sua passione e la sua morte in croce, il suo sangue versato, sono l'offerta libera d'amore al Padre per il perdono dei nostri peccati e la vita del mondo. Il sacrificio della nuova alleanza è un sacrificio d'amore. Simboli dell'EucarestiaMa il Signore Gesù ha voluto associare la sua Chiesa alla sua offerta di amore: "Fate questo in memoria di me". Così, la Chiesa, la comunità dei fedeli, è convocata da Gesù per offrire con lui, per lui e in lui la propria vita per la salvezza del mondo (cfr. 1Gv 3,16). Così, nell'eucaristia si realizza l'insegnamento dell'apostolo Paolo: "Vi esorto dunque fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale"(Rm 12,1). Maria Santissima è l'icona della Chiesa che si offre con Cristo per amore e per la vita del mondo. Il senso di tutta la vita cristiana è l'unione con Cristo che si offre al Padre per la vita dell'umanità.

L'offerta della Chiesa e di ogni cristiano con Cristo illumina il significato della sofferenza di quelli che sono perdonati dai loro peccati (Rm 8,1). Alla sofferenza accettata come riparazione dei peccati personali e del mondo si aggiunge - ecco la luce - l'aspetto della sofferenza per amore.
La missione dei discepoli di Cristo è di vivere nella grazia di Dio e rimanere in mezzo alle tribolazioni in questo mondo dove esistono odio e divisioni, assumendo la forma eucaristica dell'offerta della propria vita per amore, completando nella carne quello che manca alla passione di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa (Col 1,24).

Ecco dunque la luce bellissima della dimensione sacrificale dell'eucaristia: in questa vita terrena i discepoli di Gesù non sono esenti dai patimenti, dalle persecuzioni, dagli effetti di un mondo che è ancora immerso nel peccato, ma vivono in questo mondo alimentati dal corpo e sangue di Cristo per portare agli altri frutti di salvezza.

L'eucarestia non solo ci dà la forza per affrontare con coraggio ed amore le tribolazioni, ma ci dà la luce per comprendere il perché delle nostre sofferenze unite a quelle di Gesù: è l'amore che si sacrifica per il bene dei fratelli e per la vita del mondo.
Questo dà un enorme pace al cuore, fa scoprire il progetto divino di salvezza che unisce le nostre vite e fa sì che gli uni cooperino alla salvezza degli altri. È questa forza e questa pace che troviamo nel cuore quando si comprende che Devin Montagne, Istituzione dell'Eucarestiala vita e le sofferenze sono offerte in unione con Cristo per amore, per la salvezza dell'umanità. Pensiamo alla dedizione dei genitori per i figli, alla cura degli ammalati e degli anziani.

Si fa della propria vita un'eucarestia se si penetra la bellezza della dimensione sacrificale dell'eucarestia. È la valorizzazione del momento centrale della epiclesi, quando lo Spirito Santo ci riunisce in un solo corpo, e della anafora quando, nella forza dello Spirito, la Chiesa offre la propria vita con Cristo, per Cristo e in Cristo al Padre.

Il cristiano non chiede di essere liberato dalle tribolazioni e patimenti che fanno parte dell'essere nel mondo, ma di rimanere sempre unito a Cristo, nella Chiesa e di offrire nella pace la propria vita in attesa della sua venuta, nella pienezza del Regno.
dom Luciano Mendes de Almeida
da NP giugno 2010



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