Domanda
Pubblicato il 12-10-2024
Si sa che la vita è piena di domande.
L’aspetto che mi pare centrale riguarda il loro ruolo e la loro natura. Sono una grande risorsa per crescere non solo fisicamente e anagraficamente, ma in quanto a carattere, spiritualità, e come persone. Che natura ha una domanda? L’etimologia propone una pista di ricerca: in questa parola, dopo il “do” iniziale, è contenuta l’azione di mandare.
Quindi con una domanda prendo qualcosa di me e la direziono verso qualcun altro.
Contrariamente alla sua controfigura molto simile e molto diversa, il demandare, la domanda è piena di interesse per la risposta che attende. Inoltre mantiene intatta la sua nobiltà e la sua importanza anche quando la risposta sembra non pervenire.
Lei, la grande attesa, la risposta. E ancora una volta l’etimologia è d’aiuto nel confermare la validità della coppia domanda-risposta: infatti questa arriva perché la domanda ha trovato attenzione, e il verbo che è insito nella risposta è porre, mettere, un tornare indietro là dove la domanda è nata. Purtroppo, la gente è capace di inaridire la fonte delle domande: ecco perché appare così vivida, e in fondo così naturale, l’esortazione di un vecchio brontolone del secolo passato: «Vi fu un tempo in cui facevi domande perché cercavi le risposte, ed eri felice quando le ottenevi.
Torna bambino, chiedi ancora»
Fabio Arduini
NP giugno / luglio 2024