Dilexit nos
Pubblicato il 24-02-2025
Dilexit nos, quarta enciclica di Papa Francesco dopo Lumen fidei, Laudato si’ e Fratelli tutti, invita a riscoprire il cuore come simbolo dell’amore umano e divino di Cristo, essenziale per trasformare il mondo segnato da guerre, squilibri socioeconomici e consumismo. Il pontefice propone il Cuore di Gesù come sintesi del Vangelo e modello di rinnovamento spirituale e sociale.
Il testo, composto da cinque capitoli e 220 paragrafi, si apre con un richiamo all’importanza del cuore, inteso come sede delle emozioni, delle scelte e dell’incontro personale con Dio. Francesco sottolinea che il cuore è essenziale per superare la frammentazione dell’individualismo e per costruire relazioni autentiche. Il papa denuncia una società dominata da tecnologia e consumismo, incapace di ascoltare i processi interiori necessari per coltivare la fede e l’amore.
Bergoglio ripercorre la devozione al Sacro Cuore, dalle Sacre Scritture alla tradizione cristiana. Richiama figure come Ignazio di Loyola, Margherita Maria Alacoque e Teresa di Lisieux, mostrando come la contemplazione del Cuore di Gesù abbia ispirato santi e credenti a vivere un rapporto intimo con Cristo. Sottolinea che la devozione al Sacro Cuore non è legata a rivelazioni private, ma è una sintesi del messaggio evangelico, che unisce amore umano e divino.
L'enciclica invita a rinnovare questa devozione per contrastare spiritualità disincarnate e pratiche pastorali prive di Vangelo. Il cuore diventa il luogo dove fede, esperienza spirituale e missione si incontrano. Il papa richiama l’importanza di un cristianesimo capace di testimoniare la tenerezza e la gioia del servizio, ispirando una missione che parte dall’incontro personale con Cristo e si estende alla costruzione di un mondo più giusto, fraterno e solidale.
Francesco riflette sulla dimensione comunitaria della devozione al Sacro Cuore, che, conducendo al Padre, invia ai fratelli. L’amore fraterno, spiega, è la risposta concreta al messaggio di Cristo e la chiave per una "civiltà dell’amore". Il pontefice termina con una preghiera: chiede che dal Cuore di Cristo scorrano fiumi di grazia per guarire le ferite del mondo e guidare l’umanità verso il Regno celeste, dove tutte le differenze saranno armonizzate nell’amore di Dio.
Domenico Agasso
NP dicembre 2024