Dal saluto di Ernesto Olivero

Pubblicato il 15-02-2012

di Redazione Sermig

Siamo molto contenti, Dom Claudio, di averla tra noi oggi. Abbiamo nei confronti di Dom Claudio una grande riconoscenza, perché ogni volta che all’Arsenale della Speranza di San Paolo c’è bisogno della sua presenza, lui arriva immediatamente. Quando dobbiamo chiedergli qualche consiglio, lui ci riceve immediatamente. Per noi è un motivo di intima gioia, di ringraziamento avere un cardinale che ci ama, si lascia amare e ci guida. Gli abbiamo chiesto più volte di venire a Torino per conoscere l’Arsenale della Pace, la “casa madre” da cui ha avuto origine l’Arsenale della Speranza di San Paolo. Un mese fa abbiamo avuto la gioia di sapere che oggi sarebbe venuto da noi. Nel frattempo, era il 27 di agosto, è mancato un amico molto caro, un suo confratello nell’episcopato brasiliano, Dom Luciano, che tutti noi conosciamo. Noi speravamo che vivesse, speravamo di rivederlo ancora a Torino e invece il Signore aveva altri piani.

Intanto avevamo deciso di dedicare a Dom Luciano sia la cappella “Maria Madre dei Giovani” all’Arsenale della Pace di Torino, sia l’Arsenale della Speranza di San Paolo. Dom Claudio, a cui avevamo chiesto consiglio, accettò di presiedere con una solenne celebrazione eucaristica il momento della dedica. Dom Luciano è stato per noi una carezza di Dio, però non è stata l’unica carezza che il Signore ci ha dato attraverso il Brasile. In Brasile abbiamo conosciuto altri vescovi buoni e santi: Dom Claudio Hummes, Dom Geraldo Majella Agnelo - presidente della conferenza episcopale - Dom Helder Camara e poi laici, religiosi, religiose, sacerdoti, uomini e donne di Dio che spendono la loro vita nel servizio del prossimo. Ma Dom Luciano con noi aveva un rapporto speciale, con lui abbiamo inventato mille carità dal Libano al Brasile.

Sappiamo che la morte non interrompe nulla. La morte fa solo piangere, fa solo apparentemente disperare, ma non vince. Siamo contenti che Dom Luciano ci abbia portato Dom Claudio e siamo lieti di ascoltare dalle sue parole un ricordo di Dom Luciano e un approfondimento sulle letture di oggi. Se ogni giorno in San Paolo possiamo distribuire quasi 4.000 pasti, dar da dormire a 1150 persone, credetemi, il merito è anche del nostro pastore brasiliano che ci ama, ci guida e ci consiglia. Siamo contenti di avere qui anche tutti voi che rappresentate alcuni degli amici più cari, in un momento importante della nostra vita. Grazie di cuore a tutti.

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