Collaboriamo

Pubblicato il 09-07-2022

di Gianfranco Cattai

Passare dalla competizione alla collaborazione. Il nuovo rapporto tra pubblica amministrazione e Terzo settore. Una sfida importante e impegnativa.
Passare dal concetto dei bandi per cui chi lo scriveva e lo finanziava – nel caso la pubblica amministrazione – di fatto progettava l’iniziativa e controllava la sua realizzazione, riducendo la funzione del Terzo settore a mero esecutore, al concetto di co-progettazione è facile da scriversi, ma non facile da realizzarsi.

Costruire rapporti di collaborazione sani tra enti pubblici e organizzazioni del Terzo settore è una delle grandi sfide cui sono chiamati gli enti nei prossimi mesi. La crisi economica e sociale innescata dalla pandemia ha accelerato l’emersione di nuovi bisogni e diritti negati e, di conseguenza, richiede risposte sempre più efficaci.
La sentenza 131/2020 della Corte Costituzionale ha sciolto ogni dubbio sulla possibilità di utilizzare i dispositivi dell’amministrazione condivisa previsti dal Codice del Terzo settore, nello specifico agli articoli 55, 56 e 57, ma per farlo c’è bisogno che pubblica amministrazione e enti del Terzo settore siano consapevoli del loro funzionamento, dai possibili vantaggi agli eventuali rischi.

Necessita innanzitutto di un cambio di mentalità, di una cultura del senso della collaborazione e della sussidiarietà, di una capacità di vedere lontano i vantaggi reciproci, del rispetto reciproco e della volontà di valorizzare l’altro, della determinazione di voler il bene comune per tutti e per ciascuno.
In altre parole questo cambiamento necessita di formazione comune e di autoformazione di ciascuno. Necessita di una forte creatività nell’affrontare i problemi della “burocrazia che uccide” dietro alla quale spesso si nascondono stupidità procedurali e voglia di non perdere potere, assumendo strumenti nuovi con capacità nuove: ovviamente senza dimenticare trasparenza e tracciabilità.

Significa assumere insieme, donne e uomini della pubblica amministrazione e Terzo settore, al di là dei ruoli di ciascuno, una logica generativa capace di farci fare dei salti di qualità senza precedenti. La sfida è appena iniziata ma la velocità con cui dobbiamo procedere sarà determinante se non vogliamo vanificarla.
Un esercizio semplice, quasi banale, tra persone in buona fede della pubblica amministrazione e del Terzo settore, è quello di immaginarci nel ruolo dell’altro: forse questo semplice esercizio potrebbe aiutarci a cercare insieme soluzioni fortemente innovative, ovviamente nel rispetto delle regole valide fino a quando non si cambiano.


Gianfranco Cattai
NP marzo 2022

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