Chiesa universale
Pubblicato il 17-01-2025
Papa Francesco ha annunciato che il 7 dicembre terrà «un concistoro per la nomina di nuovi cardinali. La loro provenienza esprime l’universalità della Chiesa». È lo stesso Pontefice, affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo apostolico vaticano dopo l’Angelus del 6 ottobre, a spiegare cifra e significato dei 20 prossimi porporati, di cui 19 sotto gli 80 anni, e quindi elettori: arrivano da tutte le parti del mondo.
ll collegio cardinalizio sempre più planetario, globale, con le periferie al centro e la maggioranza dei cardinali di nomina bergogliana: 111 su 141, quasi l’80%. E c’è anche Torino, dove torna una berretta rossa: la indosserà l’arcivescovo Roberto Repole. E poi, la “Città eterna”, con Baldassare Reina, che diventa vicario generale della diocesi del Pontefice. Gli altri due italiani sono padre Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, scalabriniano, amministra nella Curia romana la sezione più cara a Bergoglio, quella dei migranti; e Angelo Acerbi, nunzio apostolico: ha 99 anni, e dal 1956 lavora nel servizio diplomatico della Santa Sede, San Giovanni Paolo II lo inviò Nunzio in Colombia, dove fu ostaggio per sei settimane dei guerriglieri del Movimiento 19 de Abril.
Nell’elenco ci sono l'arcivescovo di Teheran Joseph Mathieu, e il presule di Tokyo Tarcisio Isao Kikuchi. Entreranno nel Collegio un pastore della Costa d’Avorio, Ignace Bessi Dogbo; dall’Ecuador, Luis Gerardo Cabrera Herrera; dal Canada, Francis Leo; dalla Serbia, Ladislav Nemet. E pure Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio, presule di Lima, Perù. Vicente Bokalic Iglic, arcivescovo di Santiago del Estero, primate di Argentina. Natalio Chomalí Garib di Santiago del Cile. Il filippino Pablo Virgilio Siongco David. Il brasiliano Jaime Spengler. L’arcivescovo di Algeri Jean-Paul Vesco, 62 anni, un maratoneta. A cui si aggiunge Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della basilica di Santa Maria Maggiore. E Mykola Bychok, eparca di Saints Peter and Paul di Melbourne degli Ucraini, che con i suoi 44 anni diventa il cardinale più giovane. Il teologo padre Timothy Peter Joseph Radcliffe e l’officiale della Segreteria di Stato responsabile dei viaggi papali, George Jacob Koovakad. Nell’elenco di Francesco c’era anche l’indonesiano Paskalis Bruno Syukur, che successivamente ha rinunciato alla porpora
Domenico Agasso
NP Novembre '24