Casa, bene privato per il bene comune

Pubblicato il 12-04-2025

di Gianfranco Cattai

Il tema della casa si fa sta facendo incandescente. Ne parlano Nomisma, Confindustria, l’anci, i Comuni. Effettivamente i 78mila alloggi vuoti a Torino, secondo ISTAT, ci interrogano. Fenomeno analogo nelle altre grandi e piccole città. Sono di proprietà pubblica, grandi proprietà e piccoli proprietari. Per affrontare il problema ci vogliono indubbiamente strategia diverse. Però ci pare di dover sottolineare che siamo in un momento storico divisivo, in cui si dà più voce alla cultura dello scontro che a quello della collaborazione. Sono contrario alla propaganda della paura e ritengo che non sia di questo che la nostra società abbia bisogno. Anche se ho perfetta consapevolezza che per molti, politici e mass media, la cultura della paura è fondamentale per raggiungere i propri scopi.

Il cicsene in questi anni ha collaborato con proprietari, prevalentemente piccoli proprietari, che nella locazione intravedono l'integrazione di uno stipendio o di una pensione, mentre i locatari sono persone già integrate ma vulnerabili. La nostra arma per trovare risposte abitative è stata la mediazione tra inquilini e proprietari, con un approccio equidistante che riconosce la fragilità di entrambi gli interlocutori. La nostra sfida è acquisire la fiducia dei proprietari, affinché decidano di affittare anche a persone vulnerabili. Per noi il proprietario è un alleato che, prendendosi in carico una parte di potenziali rischi, offre opportunità a chi altrimenti non ne avrebbe, sopperendo in questo modo alla mancanza di risposte pubbliche. Ritengo si debba operare per un sistema di diritto e di tutele di tutte le persone coinvolte, senza cadere in pregiudizi o fazioni. È per questo che non ci immedesimiamo nel linguaggio e nella forma di molti comunicati e campagne anche se a volte gli intenti sono comuni. È urgente colmare l'assenza e gli inadempimenti della politica, ma mantenendo viva l'attenzione sulla responsabilità delle istituzioni, facendo attenzione a non inasprire conflitti sociali già in essere.

Se la casa è un bene privato che deve tenere conto del bene comune la strada è quella di affrontare le complessità costruendo relazioni di comunità, legami di fiducia tra i cittadini, offrire strumenti innovativi di garanzia alle parti. Si tratta di inaugurare luoghi in cui le parti che rappresentano inquilini, proprietari, l’ente pubblico, la società civile, le chiese, le fondazioni di origine bancaria, gli imprenditori si mettano insieme per unire le forze.


Gianfranco Cattai
NP gennaio 2025

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