Caro diario
Pubblicato il 02-12-2024
Da quando (purtroppo) esiste il diario elettronico, noi genitori conosciamo il più delle volte il risultato della verifica di matematica prima ancora dei nostri figli. Dopo diversi anni di uso del registro elettronico, posso dire con franchezza che questo non è bene. In primo luogo, perché è un grandissimo generatore di ansia sia per noi che per loro. Poi, magari non capita, ma in qualche modo gli si toglie anche la gioia di poter dire: oggi ho preso 8 in grammatica o l’imbarazzo di come comunicare un bel 4 in latino. Vado forse contro la categoria ma, secondo me, con il diario elettronico il genitore sa troppe cose! Che compiti avrà domani, dopodomani e molto altro... Questioni che, sempre secondo me, dovrebbero riguardare unicamente la responsabilità dei figli.
Purtroppo, conoscere tutto del figlio a scuola mette il genitore in una posizione scomoda che non tutti sanno gestire allo stesso modo. Che faccio? gli sto dietro? Lo stresso? Glielo ricordo? Mi propongo di aiutarlo? Come figlio personalmente non ho avuto tutte queste attenzioni e devo dire che me la sono dovuta cavare, anche se a volte molto male. Indipendentemente dai risultati, mi è stato utile per crescere. So che non troverò molti d’accordo con me, ma i nostri figli non hanno più la possibilità di sbagliare. L’idea di poter “tagliare, bigiare, marinare” la scuola è stata eliminata dalla tecnologia, ma senza voler fare trattati filosofici – anche se come padre da un lato mi rende più sereno – non sono sicuro che sia la strada giusta. Mi sbaglierò, ma se guardo la mia vita al contrario preferisco aver sbagliato molto: riconosco che sono cresciuto solamente nel gesto di rialzarmi. Non rischiamo troppo di vivere seguendo il navigatore, chiedendoci: «Ma che strada mi sta facendo fare?». Mio nonno mi diceva sempre: «Sai come ho conosciuto la nonna? Perché avevo sbagliato strada».
Andrea Gotico
NP ottobre 2024