Carestia o abbondanza?

Pubblicato il 10-07-2022

di Agnese Picco

Il sito di Ohalo II, nella Valle del Giordano, è un accampamento appartenente a una popolazione di cacciatori raccoglitori, datato tra 22.500 e 23.500 anni fa. Contiene un vasto numero di reperti botanici e faunistici ben conservati, data la sua posizione costiera, ora analizzati sistematicamente in un nuovo studio pubblicato sulla rivista Plos One.

I ricercatori lo hanno selezionato per la datazione: il periodo di passaggio tra la fine del Paleolitico e l’inizio dell’Epipaleolitico, quando venne raggiunto l’ultimo picco di freddo dell’Era Glaciale. I ricercatori hanno constatato un’alta varietà di specie animali, con la presenza di alcune prede veloci e di piccola taglia. Nella riflessione sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente sono presenti due modelli che potrebbero spiegare questo dato. La Optimal Foraging Theory (OFT) afferma che i cacciatori preferiscono prede più facili e con un maggiore quantitativo di carne, come gazzelle e cervi e, solo se queste mancano, si rivolgono a prede meno proficue. Il Niche Construction Model (NCT), al contrario, afferma che, proprio quando c’è abbondanza di risorse, l’essere umano è più libero di sperimentare nuovi metodi di caccia, anche se le prede non danno un apporto di carne consistente.

Alcune caratteristiche di Ohalo II, come la presenza nel record faunistico di lepri, volpi e uccelli, la piccola dimensione delle tartarughe e la frammentazione delle ossa al fine di estrarne il midollo, farebbero propendere verso il modello OFT. I ricercatori hanno però dimostrato che il sito si inserisce in una situazione di abbondanza, conforme al modello NCT. Pur rilevando la presenza di prede di piccola taglia, le gazzelle giovani rimangono gli animali più cacciati, in modo da fornire una base alimentare stabile. Lepri e volpi venivano forse utilizzate per la pelliccia e gli uccelli per le piume pregiate. La piccola dimensione delle tartarughe potrebbe riflettere la preferenza per gusci piccoli, usati come recipienti. Infine la pratica di rompere le ossa per ricavarne il midollo è presente sia in situazioni di carestia che di abbondanza. Ohalo II è quindi una nicchia climatica favorevole, sfruttata in pieno dagli uomini del Paleolitico.


Agnese Picco
NP marzo 2022

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