Camminare sulla strada della pace

Pubblicato il 04-01-2022

di Roberto Lerda

Giuliana Baldinucci vive a Gubbio; ha 73 anni, ma il suo cuore è giovane e le sue gambe non temono le sfide. La scorsa primavera ha deciso di lanciarsi in una nuova avventura che avesse anche il sapore della solidarietà; lei stessa racconta: «Durante il lockdown ho cominciato a camminare e ne ho scoperto il piacere, poi ho pensato di sfidarmi per vedere fino a che punto potevo arrivare. A Gubbio passa la via Francigena e anche una via di san Francesco e vedevo passare tanti pellegrini e dicevo: «Perché non lo faccio anch'io?». Poi la vicesindaca del Comune di Gubbio mi ha detto: «Perché non cammini per i Centri Antiviolenza?»; da lì è nato il progetto di raccogliere fondi per tali centri».

A giugno, in sole due settimane, ha percorso la strada che porta a Roma, circa 200 km, con l'obiettivo di sensibilizzare tutte le persone che incontrava al tema della violenza sulle donne, incoraggiare quelle che si trovano in difficoltà e raccogliere fondi. «È un bell'esempio che do alla mia famiglia e secondo me anche per le donne che vivono situazioni difficili perché hanno dentro di sé la forza per reagire a qualsiasi situazione, ma devono abituarsi a tirarla fuori».
Durante il cammino ha anche commentato con queste parole: «L'intenzione è quella di arrivare a Roma; non so se ce la farò, ma intanto io continuo a camminare. Non ho tutto prenotato, ma giorno per giorno vedo dove posso arrivare: questo è il bello del camminare e anche il bello della vita; noi spesso programmiamo tutto e poi arriva la sorpresa e ci si trova spiazzati, invece quando arriva l'imprevisto si affronta e si vede come si può risolvere».

Alla fine Giuliana ce l'ha fatta, con la consapevolezza però che quello che conta è il cammino: non smettere mai di crederci, saper affrontare con determinazione gli imprevisti del viaggio, essere solidali perché solo insieme è possibile costruire un mondo migliore. Ci insegna che siamo tutti sulla stessa strada, non importa se da Gubbio a Roma, da Gerusalemme a Gerico o in qualsiasi altro luogo: l'importante è camminare, farlo per qualcuno e lasciarsi interrogare dai fatti e dalle persone che si incontrano.


Roberto Lerda
NP ottobre 2021

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