Avanti adagio
Pubblicato il 07-10-2022
Con i soliti alti e bassi meteo, siamo approdati in estate. Sarà ancora una stagione che riserverà qualche difficoltà.
Intanto perché il Covid sta sempre dietro l’angolo e non bisogna abbassare la guardia. Certo, il tempo del solleone mette un po’ al riparo dai contagi. La campagna vaccinale ci ha fornito uno scudo abbastanza ampio, ma rimangono ancora tanti fianchi scoperti da tenere sotto osservazione.
La partita non è chiusa. La prudenza non ci deve mancare, per non incorrere in sorprese che non vorremmo più all’orizzonte: l’autunno-inverno in corso in Australia sta tornando a riempire gli ospedali per Covid.
E poi l’estate risente dei venti di guerra nel cuore dell’Europa, in Ucraina, con le sue atrocità e le distruzioni. Le tensioni si stanno facendo forti e sempre più preoccupanti. Non avremmo mai immaginato di trovarci a fronteggiare un clima del genere. La tanto conclamata ripartenza nella nostra estate – con gli ingredienti che ci sono noti e che il Covid ha interrotto a lungo – ci appare molto zavorrata. Non c’è da farsi illusioni. Neppure c’è da essere distratti e neanche solo ripiegati su noi stessi.
Tra l’altro, la ferialità severa di questi tempi ci inchioda su scenari di costi, rincari, aumenti. Tutto sta lievitando, col rischio di veder innescata una spirale per cui sale tutto di prezzo e di costo, lasciando sul terreno più di una vittima, quando si ha a che fare con debolezze, fragilità, precarietà. A pagare di più, drammaticamente, sono sempre gli ultimi od i penultimi. L’inflazione, che è tornata a galoppare dopo 36 anni, può mettere in ginocchio le fasce meno tutelate. Da un’inchiesta della Coldiretti, risulta già che 7 famiglie su dieci fanno attenzione a quanto si consuma a tavola, a cominciare dalla riduzione degli eventuali sprechi.
Insomma arriva sì l’estate, col bisogno di staccare la spina, ma non è facile ritagliare queste parentesi in cui riprendere a respirare con maggiore calma. Eppure ne abbiamo bisogno. Le famiglie sentono la necessità di ritrovarsi in contesti un po’ meno assillanti.
I ragazzi attendono un po’ di relax, con gli amici. Gli anziani non possono essere trascurati, mentre alle spalle hanno già mesi e mesi di fatica raddoppiata, dentro i vari lockdown. Insomma c’è da rimboccarsi le maniche, senza troppe illusioni, ma sicuramente apprezzando piccoli grandi gesti nella quotidianità in cui costruire qualcosa di positivo per tutti. Ci vengono incontro le occasioni più prossime quali le feste di paese e di borgata, come le iniziative di animazione per i ragazzi, come i momenti di aggregazione per tutte le età… Che siano davvero opportunità per crescere insieme, al meglio. Nonostante tutto.
Corrado Avagnina
NP giugno/luglio 2022