Assunzione di Maria in cielo

Pubblicato il 19-12-2021

di Chiara Dal Corso

La solennità dell'Assunzione di Maria in cielo celebra quello che la costituzione apostolica di papa Pio XII nel 1950 ha definito come dogma di fede: «L'Immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo».
Fu assunta è un verbo passivo, come a dire che il Cielo l'ha presa: Cristo stesso è sceso per riprendersi sua madre, unica creatura non solo immacolata ma che lo aveva amato e ne aveva condiviso la vita, le sofferenze, l'obbedienza alla volontà del Padre in modo perfetto. Per puro amore, senza nessun tipo di interesse personale e con totale fiducia in Dio. Colei che l'angelo di Dio chiama "piena di grazia" ha vissuto in unità profonda con Dio ogni istante della sua vita. Partecipe dell'amore, della vita e dei dolori di Cristo, Egli dopo la morte l'ha resa partecipe anche della sua gloria. Con l'anima e anche con il corpo. Come questo sia avvenuto, resta un mistero che nella fede avvolgiamo nell'amore per lei, vera e premurosa madre, e nella gratitudine verso Gesù che in lei ci ha dato un aiuto grandissimo e un esempio da imitare. Maria è un esempio, da invocare con fiducia perché ci guidi nel cammino verso Gesù.

Nella tradizione iconografica non troviamo una vera e propria icona dell'Assunzione di Maria; troviamo l'icona che rappresenta la sua morte, che nel mondo ortodosso viene tradotta con la parola greca koimosis, "dormizione": lo stesso termine che nel vangelo viene utilizzato per indicare la morte, intesa come passaggio.
Gesù in una mandorla piena di angeli tiene l'anima della Vergine madre raffigurata come una neonata in fasce, e la tiene con la stessa tenerezza con cui in altre icone è raffigurata Maria con lui, bimbo, in braccio. Un modo di dirci che l'assunzione di Maria è stata un evento che ha coinvolto tutto il cielo, tutti gli angeli e le schiere angeliche, scesi insieme al Figlio per "prendersi" la carissima Maria e portarla nella gioia (e nella gloria) tra le sue amorevoli braccia. Questa icona quindi raffigura la nuova nascita di Maria al cielo e indica l'inizio della sua nuova vita gloriosa. Il corpo resta disteso, morto, sotto gli occhi premurosi e addolorati degli apostoli. Per capire questa scena dobbiamo sapere che la tradizione narra che, poco prima che Maria morisse, gli Apostoli si trovassero tutti lontani per annunciare il Vangelo, e che, per ispirazione divina, ritornarono in fretta a Gerusalemme per rendere l'ultimo omaggio alla Madre di Gesù, tranne Tommaso. Al momento della morte, Gesù Cristo discese per portare la sua anima in cielo e dopo gli Apostoli in processione portarono il corpo in una tomba vicino al Getsemani. Quando l'apostolo Tommaso arrivò tre giorni dopo e volle vedere il suo corpo, la tomba era vuota.

L'assunzione corporea della Madre di Dio fu confermata in seguito dal messaggio di un angelo e dall'apparizione di lei agli stessi apostoli, eventi che richiamano per somiglianza la morte, la sepoltura e la resurrezione di Cristo. Tutti avvolti in un umilissimo silenzio.


Chiara Dal Corso
NP agosto/settembre 2021

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