Aspetta e spera
Pubblicato il 02-05-2025
Sono svariati mesi che mio figlio mi chiede con una certa insistenza – ai limiti dello stalking – di comprargli un portatile. Ha usato svariate tecniche per ottenerlo. Ogni giorno mi elencava nuovi motivi per cui avrebbe dovuto averlo. Ovviamente la principale leva su cui appoggiarsi è stata la scuola. «Mi serve per scuola, per fare le presentazioni». Ovviamente, sia io che lui – che voi lettori – sappiamo che il motivo principale è quello di poter finalmente giocare a Minecraft e Fortnite! Ma questo rimarrà tra di noi e fingeremo indifferenza. «Niente da fare figlio dovrai aspettare il tuo compleanno. Mancano 6 mesi». Dopo un paio di settimane, il ragazzo ritorna alla carica e dice convinto: «Lo pago io, con i risparmi di una vita». Come ogni uomo che si rispetti mi defilo così: «Ne parlo con la mamma». Non giudicateci, ma, dopo alcuni ragionamenti che vi risparmio, decidiamo che la cosa si può fare. Impagabile è lo sguardo di felicità del giovane alla notizia. A questo punto sia io che voi sappiamo che anche io non vedo l'ora di giocare a Fortnite con mio figlio e, ovviamente, questo nessuno lo deve sapere. «Papà quando arriva??». «Per la consegna ci vogliono due settimane figlio». Il suo sguardo si fa perso: «Ma come faccio ad aspettare due settimane?». «Un secondo dopo l'altro... figlio mio» gli rispondo. Ma attendere è un concetto alquanto ignoto per le nuove generazioni. Mio nonno mi diceva sempre: «Se non sai attendere, aspetta di saperlo fare».«E grazie al cavolo» io pensavo. Poi aspettando ho capito! E banale a dirsi ma per capire ogni singola cosa della vita tocca saper attendere.
Andrea Go
NP Febbraio '25