Annamaria

Pubblicato il 17-05-2023

di Simona Pagani

A chi si rivolge la nostra accoglienza? Senz’altro a persone in difficoltà ma, essendo fondamentalmente un luogo di incontro, si rivolge tanto ai volontari che prestano il loro servizio quanto agli ospiti. E là, dove l’incontro è vero, diventa difficile definire chi aiuta chi. Sono nati rapporti profondi tra volontari, tra volontari e persone accolte, tra ospiti.

La mia amicizia con Annamaria è iniziata venti anni fa: io ragazza inesperta, all’inizio del mio percorso in fraternità, lei donna affermata, dirigente aziendale che desiderava potersi mettere a servizio delle persone in difficoltà. L'ho sempre guardata con rispetto e ammirazione vedendo in lei una donna completa, definita, con mille interessi nei quali però non si disperdeva. In tutto quello che viveva e faceva, dalle notti in accoglienza alla pulizia di una stanza, al concerto al Regio, era sempre e semplicemente Annamaria. Una donna di fede, libera, poche parole, nessun pettegolezzo, sempre presente, soprattutto quando c'era più bisogno. Il suo arrivo era riconoscibile a occhi chiusi, annunciato dal suono dei tacchi, e da un passo disteso e deciso. Indossava qualsiasi cosa con naturalezza e disinvoltura. Il suo look – che poteva apparire un po' eccentrico – era il complemento della sua persona.

Come ha scritto di lei un amico «sembrava invecchiasse alla rovescia la nostra volontaria più rock». In ospedale, quando giungeva per fare la chemio, il suo atteggiamento non la rendeva vittima della malattia, portava coraggio e buon umore a pazienti e infermieri. Mi ci è voluto qualche mese prima di riuscire a riordinare pensieri ed emozioni e scrivere di lei. Tra noi la differenza di età non è mai stata un problema. Bastava uno sguardo per capirsi. Annamaria ha saputo vivere ogni attimo della sua vita, anche quelli più faticosi da viva. Si è messa in ascolto della malattia, di quello che aveva da dire, ha imparato a conoscere il suo alfabeto e a dialogare con lei. Mi hai mostrato come la vita può essere vita sempre e comunque, come si vive e come si muore con dignità, offrendo benevolenza e rispetto a tutto e a tutti. Manchi Annamaria, manca il tuo modo unico di stare al mondo, la tua passione, la tua energia, la tua gioventù. Ringrazio il Signore per averti incontrata e per avere avuto il dono di vivere insieme a te momenti di verità e di dolcezza che mi rimarranno dentro sempre.


Simona Pagani
NP febbraio 2023

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