Accoglienza possibile

Pubblicato il 26-06-2024

di Redazione Sermig

Cosa significa accogliere?

Ascoltare, mettersi nei panni degli altri, condividersi.
Un programma da vivere a livello individuale, ma anche collettivo.
La domanda è sempre la stessa: di fronte a un volto che mi interpella, passo oltre o mi metto in gioco?
È la stessa domanda a cui ha cercato di rispondere Vito Fiorino, pescatore per passione, accogliendo sulla sua barca 47 persone in balia del mare durante il tragico naufragio del 2013 a Lampedusa che costò la vita ad altre centinaia.
È la stessa domanda che una società dovrebbe farsi per percorrere strade di vera integrazione: i temi al centro degli studi del sociologo Maurizio Ambrosini.
Significa parlare di numeri, ma soprattutto di persone, le storie di chi affronta prove, pericoli e percorsi difficilissimi pur di raggiungere Paesi senza guerre e fame, come testimoniano le eloquenti immagini di Andrea Pellegrini nelle precedenti pagine di NPEyes.
Strade che da molti anni cerca di percorrere anche l’Arsenale della Pace grazie all’aiuto di tanti amici che hanno reso possibile l’accoglienza di migliaia di persone che bussano alla sua porta. Un’esperienza di bene raccontata da Gianni Giletti e Beatrice Veglio, del Sermig.


Faccio la spesa, non solo per me.
Le raccolte alimentari dei volontari del Sermig.
Le raccolte alimentari sono sempre state un grande momento di unione e condivisione tra i volontari del Sermig.
Giovani e adulti uniti dallo stesso desiderio: sconfiggere la fame nel mondo.
Sono nate proprio perché la quantità di cibo che l’Arsenale riceve non è abbastanza per colmare le richieste provenienti da Torino e dal mondo.
Sono stati allora coinvolti i supermercati, chiedendo loro di darci una mano: dal 2015 a oggi sono state organizzate più di 80 raccolte in numerosi punti vendita di Torino e provincia (e non solo, l’iniziativa si è allargata a Bonate, BG).
Il risultato è stato straordinario: 84 tonnellate di generi alimentari ricevuti.
Raccogliere alimenti significa restituire – tramite chi li raccoglie e chi li dona – la fortuna che abbiamo ricevuto in dono, imparando a vedere, oltre a dei beni in una scatola, la persona a cui essi andranno.
Nelle pagine seguenti, le foto ci mostreranno i volti che, con la loro disponibilità, hanno reso possibili questi appuntamenti di bontà e giustizia.
 

A cura della redazione

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