A cosa servono le icone

Pubblicato il 11-07-2025

di Chiara Dal Corso

Eccoci di nuovo di fronte a un’icona classica, al modello originario delle icone, al modello dell’icona per antonomasia, eccoci di nuovo all’icona di Gesù pantocratore, il Signore dell’Universo, di cui abbiamo già parlato molte volte. Il Signore dell’Universo, Colui che con il suo sguardo d’amore, con il soffio continuo del suo Spirito su di noi, con la sua continua benedizione, con il suo continuo ascolto e la comunicazione della sua Parola, regola, muove, mantiene in vita tutto l’Universo, tutte le stelle, i pianeti, i sistemi e le galassie, Lui che fa orbitare la terra intorno al sole, che muove le maree con i movimenti della luna, che regola il giorno e la notte, che dà la vita ad ogni sua creatura.

Eccoci di nuovo, di fronte a questo Volto, ritratto da milioni di mani, ricercato da milioni di studiosi, amato da miliardi di persone in tutte le generazioni a cui quel volto ha cambiato la vita. Parla ancora oggi? Parla moltissimo con il suo silenzio, parla moltissimo nel cuore di chi ha nostalgia di una pace per tutti, di chi ha nostalgia di tornare al rispetto verso ogni essere umano in qualunque momento o stato della sua vita, in chi desidera che anche i più piccoli, i più deboli e indifesi, siano rispettati e considerati. Parla in chi ha sete di giustizia e di onestà, in chi cerca la verità e non il successo, in chi ce la mette tutta per portare amore nella sua piccola vita, nel suo piccolo contesto, in chi lascia tutto per un sogno di bene che sia bene anche per altri. In chi offre il suo dolore nascosto a quelle mani che sanno creare dal nulla opere meravigliose, a colui che per primo ha offerto il suo dolore per la salvezza di tutti e ci ha insegnato che niente in lui va perduto, niente di noi in Lui è disprezzato. È il volto di un cuore che dà vita a tutti i cuori che ha creato, che continua a darci il suo soffio vitale perché noi possiamo vivere, crescere, decidere, sbagliare.

Guardare questa icona diventa proprio oggi, in questo tempo così duro, una preghiera di intercessione, di richiesta di misericordia a colui che ci conosce più di noi stessi, verso la nostra umanità che si è un po’ persa, che rischia l’autodistruzione. E diventa una continua invocazione: Vieni Signore, ricominciamo daccapo, vieni Signore, manda il tuo Spirito e rinnova i nostri cuori e il nostro modo di pensare perché possiamo finalmente fidarci più della tua volontà che del nostro giudizio, dei nostri rancori e dei nostri capricci, e rendici docili alla tua grazia in noi, perché tu ci possa guarire e ricreare belli come ci avevi pensati.

NP Marzo '25
Chiara dal Corso

 

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok