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Pubblicato il 08-08-2022

di Domenico Agasso

Papa Francesco implora a Dio e alla Madonna di Fatima la fine della «efferata e insensata guerra» nell’est Europa. Si affida alla Vergine contro le bombe che «distruggono le case di tanti nostri fratelli e sorelle ucraini inermi». Il 25 marzo il Pontefice pronuncia parole di dolore e speranza durante l’atto planetario (in unione con tutti i vescovi del mondo) di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria della Russia (legata alle profezie di Fatima, dove in contemporanea celebra il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski) e dell’Ucraina – rito che diventa uno dei momenti più solenni del pontificato argentino – presieduto nella basilica di San Pietro di fronte ad alcune migliaia di persone (presenti anche nella piazza vaticana), tra cui l’ambasciatore russo presso la Santa Sede.

Il Vescovo di Roma denuncia il conflitto che si è «abbattuto su tanti e fa soffrire tutti, provoca in ciascuno paura e sgomento».

Definisce l’umanità «sfinita e stravolta». Chiede al Signore di «ispirare progetti e vie di riconciliazione» e di «preservare il mondo dalla minaccia nucleare».

E poi la forte richiesta a Cristo affinché «il coraggio del dialogo e della riconciliazione prevalga sulle tentazioni di vendetta e di prepotenza». Rivolgendosi alla Madonna invoca la conclusione della «guerra» perché lasci spazio alla «pace»: «Noi dunque, Madre di Dio e nostra, solennemente affidiamo e consacriamo al tuo Cuore immacolato noi stessi, la Chiesa e l'umanità intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina». Bergoglio scandisce un mea culpa per conto di tutta l'umanità: «Con vergogna diciamo: perdonaci, Signore» per avere «dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali. Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani».

I media vaticani hanno diffuso il messaggio del Papa a tutte le emittenti tv del mondo, usando web, youtube, satellite ma anche le onde corte per fare giungere la voce di Francesco ai russi e agli ucraini, superando le barriere che sono state poste anche all'informazione in questa guerra nel cuore dell'Europa.

Parallelamente alla preghiera continua anche il lavoro della diplomazia d’Oltretevere, concentrata soprattutto sui corridoi umanitari e la protezione dei bambini dalle violenze delle battaglie.

Domenico Agasso

NP Aprile 2022

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