Prima che sia troppo tardi

Pubblicato il 29-10-2022

di Roberto Cristaudo

Cresciamo troppo velocemente, perdendo quasi subito quella purezza ingenua che hanno i bambini, abbiamo fretta di liberarcene per omologarci.
Tutti uguali, preferiamo che qualcuno scelga per noi, senza prenderci responsabilità per paura di sbagliare.
Non lottiamo più, non lo facciamo nemmeno per difendere un amore, se non funziona, preferiamo cambiare strada.
La verità è che rimaniamo immobili per paura di sbagliare.

Ma che vita vogliamo?
Un lavoro sicuro e un capo cinico, uno stipendio che ci permetta di viaggiare in aereo, un mutuo trentennale per una casa in periferia, cinque settimane all'anno di vacanza per riprendere fiato in una meta insolita e instagrammabile.
Una macchina elettrica, un camper attrezzato, uno smartphone tecnologico e una carta fedeltà al supermercato biologico e poi un esaurimento a quarant'anni.
Non perdiamo tempo e soprattutto non perdiamo l'energia che ancora abbiamo da qualche parte dentro di noi.
Disertiamo ora, prima che ci blocchi qualche obbligo finanziario.

Non aspettiamo che i nostri figli ci chiedano i soldi per fare shopping nel meta-verso perché non gli abbiamo permesso di sognare.
Non aspettiamo di diventare incapaci di fare qualcosa di più di una pseudo riconversione green del solito vecchio lavoro, non aspettiamo che il prossimo rapporto sul cambiamento climatico dimostri che governi e multinazionali non hanno fatto altro che peggiorare le cose.
Sembra quasi che l'ultima speranza debba essere una sollevazione popolare, che il cambiamento debba partire da qualcun'altro.
Possiamo sterzare adesso, iniziare un training per imparare a coltivare la terra, partire per alcuni mesi di servizio in aziende agricole biologiche, partecipare a qualcosa di costruttivo.

Impegnarci per aiutare chi ha bisogno di noi.
Possiamo frequentare un corso per riparare biciclette, trascorrere un weekend di lotta con un'associazione ecologista, fare volontariato, fare teatro, leggere un libro in riva al mare, abbracciare un albero.
Possiamo cominciare così, spetta a noi trovare il nostro modo di cambiare direzione.
 

Roberto Cristaudo
NP giugno / luglio 2022

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