Mr. Lion

Pubblicato il 06-08-2021

di Marco Grosseti

Mamma si sta facendo la doccia. È il momento.
Prendiamo il telefono e facciamo il numero, quello che abbiamo chiesto alla maestra facendo finta che era solo per gioco.
Loro devono saperlo dove è papà, loro sanno tutto. Magari ce lo passano anche e possiamo dirgli ciao. Basta che attacchiamo prima che torna mamma.

Papà è andato via quest'estate, proprio insieme a loro. Quando una famiglia normale carica la macchina e parte per le vacanze. Il mare che noi non abbiamo mai visto e la casa da cui siamo andati via un giorno all'improvviso. Perché papà non viene con noi? Perché quei signori cambiano la chiave della porta? Dove stiamo andando? Mister Lion può venire con noi?
Chiamiamo la polizia perché vogliamo solo dirgli che gli vogliamo bene. Non importa tutto il male che ha fatto a mamma dentro quella casa, tutto quello che solo noi abbiamo potuto sentire con le nostre orecchie e vedere con i nostri occhi. Il segreto che solo noi conosciamo e che nessun altro potrà mai sapere. Gli vogliamo bene e ci manca da morire. Non sappiamo perché faceva quelle cose che facevano piangere tanto mamma.

Non riusciamo a dimenticare le urla e le botte, i segni sul suo viso, gli oggetti che volavano da una parte all'altra della casa, noi che ci facevamo piccoli piccoli in un angolo dietro la porta stringendo forte Mister Lion, facendo finta di non vedere e di non sentire. Ogni giorno ci svegliamo auto convincendoci di non sapere e di non ricordare niente. Perché lui non può essere cattivo, è il nostro eroe, il nostro capitano, il nostro boss. È papà. Buongiorno signor poliziotto, scusi per il disturbo, ci può passare papà? L'ultima volta che l'abbiamo visto è salito in macchina con voi, siete stati così gentili da dargli un passaggio, ma non abbiamo ancora scoperto per dove. È passato tanto tempo e abbiamo tante cose da raccontargli. Abbiamo anche fatto la lista degli arretrati: ci sono due regali di Natale, uno di compleanno e ventisette gelati che deve avere messo da parte per noi. Le vacanze non sono un problema, quelle non le facevamo mai. Sa, avremmo una certa fretta, signor poliziotto, mamma sta quasi per arrivare e noi dobbiamo attaccare, è proprio sicuro che non può passarcelo neanche per un minuto? Sta facendo una missione segreta per voi? Potete almeno dirgli che Mister Lion lo saluta tanto?

A scuola non capiamo più niente perché pensiamo sempre a qualcosa, anche se non sappiamo bene cosa. La testa è piena di suoni e di rumori e non ci entra niente. Vediamo la maestra che continua a muovere la bocca ed a riempire la lavagna di numeri e di lettere, ma noi non riusciamo neanche a copiarli sopra il quaderno. Una volta si è arrabbiata e ci ha messo anche una nota, ma noi non lo facciamo apposta. Ci piace lasciare il foglio bianco, anche quello delle verifiche. È così bello senza nessun segno sopra, senza nessuno che gli abbia fatto del male. Altrimenti ci viene solo da accartocciarlo, fare degli scarabocchi, scrivere le cose sbagliate anche se conosciamo le risposte giuste, lasciare un messaggio segreto per Mister Lion. I grandi picchiano le altre persone, noi che male facciamo a pasticciare un quaderno?

Diciamo un sacco di storie perché le cose inventate sono meglio di quelle reali. Fanno meno male. Come facciamo a difenderci, noi che in piedi o seduti siamo alti uguale e arriviamo a malapena alla maniglia della porta, poco più grandi della nostra cartella e infinitamente più piccoli di quello che ci portiamo dentro? Quello che è successo dobbiamo rimuoverlo, offuscarlo, coprirlo con altri ricordi, farlo diventare menzogna, inventare un’altra verità. Una storia che ci permetta di ridere, respirare, vivere, esistere. Entriamo dentro un vulcano che ci sputa fuori alla velocità della luce, siamo le munizioni di una fionda che ci lancia verso il cielo e apriamo il nostro paracadute fatto di cuscini per un morbido atterraggio. Ci rifugiamo in un altro mondo dove è tutto bellissimo e aspettiamo. Non bisogna avere fretta, lo dice sempre anche mister Lion, il nostro pupazzo di leone, mentre ci fa il solletico con la coda sino a farci venire mal di pancia dal ridere. Arriverà qualcuno a prenderci per mano e fare diventare bellissima anche la realtà.


Marco Grossetti
NP aprile 2021

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