Maschere e identità

Pubblicato il 30-10-2022

di Ale & Eva

Tante volte si parla della differenza tra la nostra identità e le maschere che indossiamo, quelle che rischiano di farci fraintendere dalle persone che ci stanno accanto. Non sempre la nostra identità è fatta di soli aspetti positivi, anzi: tutti abbiamo caratteri ricchi di spigoli che possono anche ferire. Soprattutto, maggiore è il tempo in cui viviamo fianco a fianco, maggiore è l’effetto di queste punte. In una famiglia, poi, dove tutto è condiviso 24 ore su 24, gli effetti si moltiplicano.
All’Arsenale impariamo che su questi spigoli si può lavorare, che il nostro carattere non è immutabile. Ma il percorso può essere lungo. Se stiamo camminando per levigare tutte le asperità, proviamo anche a mascherarle ogni tanto per custodire gli altri. La famiglia può essere una grande palestra del quotidiano dove ci presentiamo per quello che siamo: sperimentiamo il conoscere e riconoscere i volti, comprendiamo le maschere che custodiscono, impariamo a perdonare e amare.
Nell’antico teatro greco la maschera nascondeva la reale espressione del volto dell’attore, per mettere in luce il carattere dominante del personaggio, noi al contrario possiamo dominare il carattere senza cancellare la nostra identità, cambiare il nostro volto e imparare a traspirare pace, trasformando e convertendo le punte della nostra personalità.


Eva & Ale
NP giugno / luglio 2022

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