Lou Reed - Donald Fagen - Tracy Chapman

Pubblicato il 11-12-2021

di Gianni Giletti

Lou Reed - A Perfect day
Lui non mi ha mai detto molto, nonostante la grandezza conclamata e la bravura che ha. Mi sembra sempre un po' freddino, sotto le righe oppure selvaggio, non so, non mi ha mai comunicato emozioni. Qui invece sì. Chissà perché poi.
Il brano è nel suo stile, non è che ha fatto qualcosa di particolarmente fuori dal suo genere. Però questa mi acchiappa. Sarà per il pianoforte, con i suoi accordi un po' storti, oppure la voce così composta, non mi viene un'altra parola, così algida eppure calda.
Grazie

Donald Fagen - The nightfly
Quando parte questo brano, mi si muove in automatico testa e piedino, anche se sto facendo altro o parlando con qualcuno.
Ritmica geniale, con un milione di punti di contatto, ma che sembrano semplici come una linea retta. Lui è uno dei due Steely Dan e si sente, la classe non è acqua. Disco antico, che però non ha nemmeno un capello bianco o due dita di pancetta, regge benissimo i decenni ed è diventato un classicone.
Intrigante.

Tracy Chapman - Baby can I hold you
Chi se la ricorda più Tracy Chapman?
Mi è sempre piaciuta, oltre che per il talento artistico, anche per la modestia e il rifiuto dei palcoscenici del gossip e consimili, concentrandosi solo sulla musica.
All'inizio degli anni 90, era un'icona del "chitarra & voce" e poco più. Grazie alla sua voce magnetica, aveva conquistato il mondo. Passata di moda, lei era andata avanti per la sua strada senza voltarsi indietro, facendo dischi fino a una dozzina di anni fa.
Acoustic.

Gianni Giletti
NP agosto / settembre 2021

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