La domanda giusta

Pubblicato il 25-04-2021

di Matteo Spicuglia

C'è un tempo in cui tutti chiedono il perché.

Se lo chiedono i genitori di Paolo. Ci avevano creduto fino in fondo alla guarigione di quel figlio ammalatosi al penultimo anno di liceo. Quanta speranza, quanto vagare da un ospedale all'altro, quanti anni a sostenerlo! Per niente. Perché?
Se lo chiedono Lucia e Stefano. Lo stupore continuo di riconoscersi ogni mattina, di vedere riflesso l'amore che li unisce negli occhi del loro bimbo. Mai provata una gioia così grande, la sensazione di un cuore che si dilata, che accoglie la vita, che la alimenta. Quasi una vertigine. Perché?
Se lo è chiesto Anna. Poco più di 30 anni, una vita normale con i suoi alti e i suoi bassi. Un giorno nota un rigonfiamento al seno, non gli dà importanza. La visita di controllo non lascerà scampo. Mesi di chemioterapia, un'operazione molto invasiva, un futuro comunque ad ostacoli. Perché?
Se lo chiedono i figli di Monica. Il cuore stretto di fronte ad una mamma spenta dall'Alzheimer: lo sguardo che non li riconosce più, l'amore costretto ad esprimersi in modi diversi, in un terreno mai sperimentato. E per questo temuto. Perché?
Se lo chiedono i parenti di Fabio. Poco più di 50 anni, nessun problema di salute, stile di vita sano e una passione grande per il suo lavoro di fotoreporter. Il Covid che arriva all'improvviso, ti costringe in un letto di ospedale, comincia a mangiarti dentro, fino a farti andare via poco prima di Natale. Perché?
Se lo chiede Sara. Anni di studio e di sacrifici, ideali grandi da concretizzare, mille porte sbattute in faccia. Poi l'incontro con un datore di lavoro illuminato che rimane colpito da tanta determinazione. Un contratto in piena regola che spunta all'improvviso. Incredibile! Perché?
Se lo chiede Alessio. Aveva fatto mille sacrifici per aprire la sua prima attività, quel bar su cui aveva riposto la sua fame di futuro. La ricerca del locale giusto, l'aiuto dei genitori per comprare gli arredi, la formazione per essere all'altezza del compito. A febbraio dell'anno scorso, le prime chiusure per la pandemia. Non sa ancora se riuscirà a riaprire quando tutto sarà finito. Perché?
Se lo chiedono Franco e i suoi amici. Pochi mezzi di fronte a tante povertà e fatiche. Eppure, sempre pronti a dare una risposta, un aiuto concreto, un'occasione di ascolto. Proprio quando sono sul punto di non farcela più, quando i magazzini restano vuoti, ecco la Provvidenza che si dà da fare attraverso un volto, una persona che aiuta, una donazione che cambia le cose. Sempre così. Perché?
Se lo chiede Michele. Una vita vissuta tra una dipendenza e l'altra. L'incapacità di accogliere la parte più profonda di sé, di smettere di giudicarla. Anni di comunità, l'idea di avercela fatta. Poi di nuovo l'abisso della droga. Perché?
Se lo chiede Marzia. Solo lei sa quanto ha amato Fausto, quanto si è impegnata per vivere l'amore vero. Erano ragazzi quando tutto è iniziato. Crescere insieme non è stato per nulla facile, ma si sono sentiti sempre dalla stessa parte. Poi i primi dissapori, i silenzi, i tentativi di riscegliersi. Tutto inutile. Fausto e la logica del fatto compiuto. Marzia resta sola. Perché?
Se lo chiede Antonio. Abituato per tanti anni a non seguire il cuore, a tenere sotto controllo il mondo di dentro. Poi arriva un sentimento che azzera tutto, che fa intuire una dimensione di bellezza, che cambia lo sguardo sulle cose. Come un nuovo inizio. Perché?

«Chiederselo è normale, ma la domanda è sbagliata», disse un giorno il saggio ad un giovane che voleva capire. «Perché?» «Perché è impossibile spiegare il dolore e l'amore. E se anche lo fosse, sarebbe un esercizio inutile, tempo perso». «Non capisco». «Se qualcuno venisse a spiegare meccanicamente i tuoi abissi e i tuoi slanci, cambierebbe qualcosa? Soffriresti di meno o gioiresti di più? No, e sai perché? Gioie e dolori non si spiegano, si condividono». «E quindi?» «Quindi, impara a stare. Vivi fino in fondo il tuo dolore e la tua gioia. Ma non chiederti più il perché. Chiediti come, per cosa, per chi».


Matteo Spicuglia
NP febbraio 2021

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