Grazie Giorgio

Pubblicato il 18-04-2021

di Redazione Sermig

La sua testimonianza, amicizia e vicinanza ha arricchito il Sermig con cui ha collaborato attivamente. Ha scritto per Progetto (NP dal 1986) dal suo primo numero del gennaio 1978 fino a marzo 2001. Ne è stato condirettore accanto ad Ernesto Olivero fino a ottobre 1979. Oltre a quelli per Progetto e NP Giorgio ha scritto numerosi altri articoli. Una raccolta dei suoi scritti è contenuta in sei volumi, pubblicati a partire dal 1998, a cura di Massimo Foti.

Si può dire che Giorgio scrivendo per Progetto ha espresso il meglio del suo pensiero e della sua personalità. A pieno titolo egli può essere considerato un “maestro”. Guidato dalla sua grande fede, ha lasciato una traccia originale, interessandosi soprattutto di alcuni temi che gli stavano particolarmente a cuore: la promozione umana e sociale, lo sviluppo dei Paesi più poveri e la tecnologia. C’è un aspetto nei suoi scritti che è particolarmente sorprendente per la sua capacità anticipatrice: il volere e il sapere cogliere le tendenze proiettate nel futuro delle persone e della società, che ha trovato conferma nella evoluzione successiva di numerose realtà di vita.

Di seguito proponiamo due pensieri di Giorgio che possono costituire una chiave di lettura per i brani che saranno proposti in questa rubrica, scelti in collaborazione con Massimo Foti.
«Conoscere, cercare, scoprire è una vocazione profonda dell’uomo, che così si avvicina alla natura e a Dio. La responsabilità delle invenzioni è di noi tutti che non impediamo che vengano usate contro l’uomo; di noi che non ci impegniamo ad allargare la democrazia, la partecipazione, l’autogestione».
«Negli altri ritroviamo il Cristo della trasfigurazione prima di ritrovare il Cristo della croce (…) per essere più sereni, per accogliere gli altri fino in fondo, per amare meglio, per essere di più, per accogliere di più il primo grande dono che ci è stato dato, il dono della vita. Allora il rapporto con gli altri non sarà tanto un rapporto di aiuto, un rapporto di impegno, di fatica, ma di solidarietà, di fraternità».

 

NP gennaio 2021

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