Coscienza e pace

Pubblicato il 19-10-2022

di Nicol Busi

Si è conclusa l’edizione di Piazza Giovani dedicata alle scuole, con l’ultima puntata

All'incontro del 27 maggio, dal titolo “Coscienza e Pace”, hanno partecipato 40 studenti dell’Istituto Juvarra di Venaria Reale (TO) che hanno collaborato alla costruzione della puntata attraverso la ricerca di contenuti.

Diversi sono stati temi al centro del dialogo.  In primis le conseguenze della guerra. Nicolas Marzolino, un giovane che abita a Novalesa, cittadina nella Val di Susa, ci ha raccontato la sua esperienza diretta: una bomba della Seconda guerra mondiale, trovata per caso in un campo agricolo, gli è esplosa tra le mani e gli ha provocato la perdita della vista e la distruzione della mano destra. Un evento che gli ha cambiato completamente la vita, un’ingiustizia senza senso che dal passato torna a farsi viva nel presente.

Ma Nicolas, grazie all’aiuto di amici e familiari, ha saputo tenere viva la speranza, ha trasformato un problema in un’occasione di vita. Oggi definisce la sua esperienza come una benedizione, che gli ha permesso di fare esperienze e aprire delle porte che mai avrebbe aperto.

Nicolas ha saputo mettere pace nella sua vita e dimostra che la guerra uccide, alimenta odio, toglie risorse alla ricerca, suscita vendetta e provoca conseguenze anche a distanza di anni. La progettazione di un’arma necessita di intelligenza e competenza che possono essere usate a fin di bene. L’utilizzo della coscienza, la consapevolezza del proprio valore e delle proprie capacità ci possono orientare a prendere scelte responsabili, a creare il bene per noi stessi e per gli altri.

A Piazza Giovani hanno portato la loro testimonianza anche Andrea, giovane che sta dando la sua vita a un progetto che ha l’obiettivo di trasmettere contenuti educativi sui social, e di Rinaldo, uno dei responsabili dei progetti di sviluppo del Sermig nel mondo. Entrambi hanno raccontato di come hanno utilizzato le loro capacità a favore del bene, e di come hanno provato a costruire la pace alimentando informazione e possibilità di sviluppo.

Cosa abbiamo imparato? «Ho imparato che i miei problemi, rapportati a tanti giovani della mia età che vivono la guerra, sono davvero piccoli e risolvibili e che anche io posso contribuire a creare pace», ecco la risposta di una studentessa.

Nicol Busi

NP Giugno-Luglio 2022

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