Zucchero - Diamante

Pubblicato il 26-10-2021

di Gianni Giletti

Devo ammettere, nel finale mi sono commosso. Zucchero è un tipo losco, ma questa canzone ti tocca il cuore in maniera particolare. 
Sarà l’”andatura da percussione”, con quel groove tipico di lui, che sembra sempre che zoppichi, e invece va via bellissima.
Sarà il testo di De Gregori, magico. 
Sarà l’adrenalina del Royal Albert Hall, London city, forse il più bel concerto del nostro che ci sia dato da vedere.
Saranno le due coriste ciclopiche, che ti disfano con un riff.
O anche il tizio - David Sancious, non una qualunque, eh - che suona la tastiera – timbro straordinario – con qualcosa in bocca che non si capisce se è quello che suona o la tastiera, basta che suoni.
Non so, ma questa canzone non la dimentico, resta nelle Top of the Top delle mie compilation.
Onirica.

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Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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