Pierangelo Bertoli - Cent'anni di meno

Pubblicato il 12-06-2022

di Gianni Giletti

Questa canzone sembra registrata a Nashville, Tennessee, se non fosse che è cantata in italiano. Brano che mi affascina per la semplicità e l’ingenuità del testo e per la country music (tendente bluegrass) che sprigiona, dove si vede che dietro c’è (almeno) un musicista con i controfiocchi, che conosce il genere.
È una versione successiva all’originale, che era molto più standard.
Qui invece abbiamo suoni perfetti, ritmo incalzante, che non ti molla mai fino alla fine, strumenti che entrano uno dopo l’altro, violino che a una certa impazza, chitarre che sfrigolano, armonica che riffa all’infinito e sostiene anche la strofa.
Travolgente.

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Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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