Lyle Lovett - In My Own Mind

Pubblicato il 04-03-2025

di Gianni Giletti

Qui è perfido il riff di chitarra, quattro-note-quattro, che condiziona tutto il brano e ti si attacca all’orecchio per non lasciarti più.
Non che Lovett abbia bisogno di questi trucchetti per farsi ascoltare: resta, a mio parere, una delle più belle voci americane viventi.
Però un aiutino non guasta e la canzone scorre via liscia e si fa ascoltare proprio bene. Inoltre, lui cura comunque parecchio arrangiamento e orchestrazione, per cui confezione e contenuto sono spesso impeccabili, anche se, come in questo caso, semplici semplici.
Ballad.

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Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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