Lockdown vs sport

Pubblicato il 21-02-2021

di Carlo Nesti

Le limitazioni dell’era del Covid-19 hanno preso di mira, in modo estremamente nocivo, le basi essenziali dell’attività motoria. Sembra un paradosso, ma quel lockdown, indispensabile per la tutela della salute, cozza inevitabilmente contro un requisito-chiave della salute stessa: la necessità di muoversi.
Isolamento, aumento di peso e iperconnessione sono le conseguenze della sedentarietà forzata, a danno dei giovani come degli adulti. Si impone quale stile di vita tutto ciò che, di solito, viene sconsigliato, ovvero non camminare, mangiare troppo, e passare ore collegati ai device.
Il luogo dove c’è il contatto fisico, e la respirazione diventa intensa, nell’ipotesi che un individuo sia portatore del virus o malato (ricordando che ci sono anche gli asintomatici), è più facilmente predisposto per il contagio.
Ma se ci fosse l’accortezza di evitare gli assembramenti prima e dopo l’attività fisica, come negli spogliatoi, si abbasserebbe di molto il rischio. Infatti, per un certo periodo, sono stati consentiti calcetto e simili, salvo poi fare retromarcia, quando la curva del coronavirus ha ripreso a salire.

L’ideale sarebbe tornare a pratiche che fanno anche parte, nello specifico, della cultura cristiana: il gioco negli oratori, come nei cortili, ad esempio, sarà pure caratterizzato da una scarsa organizzazione, ma garantisce uno sfogo alla voglia di muoversi.
Ciò, purtroppo, non succede, e i bambini, già a 3 anni, vengono iscritti ai corsi, nei circoli sportivi. Perché? Perché mancano gli spazi, ed esiste una sorta di prevaricazione del mondo degli adulti. I piccoli generano schiamazzi, creando fastidio per un’esuberanza naturale che, invece, andrebbe coltivata.
L’altro aspetto è la sicurezza: è diventato pericoloso andare in bicicletta. O gli stessi parchi: ci sono quelli mal frequentati e, dall’altra, quelli dove i bimbi non possono saltare sull’erba. Ed allora ecco che le occasioni per svolgere attività motoria diminuiscono, al di là delle restrizioni del momento.


Carlo Nesti
www.carlonesti.it
NP dicembre 2020

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