Isabel

Pubblicato il 07-01-2023

di Simona Pagani

Due occhi grandi grandi che ti vengono incontro, attraverso i quali leggi ogni più piccolo moto del suo cuore. È minuta e gracile, un colore tra i capelli, il vestitino rosa, un filo di voce, e un sorriso che quando ti vede si dilata. Lei è Isabel, 9 anni. Da poco è in Italia insieme alla sua mamma e a suo fratello Prosper.

Isabel ha una malattia che la obbliga a trasfusioni frequenti per poter vivere. Qualche anno fa la malattia le ha offeso la gamba sinistra rendendole difficile camminare come tutti gli altri bimbi. La mamma da 9 anni combatte contro tutto e tutti per poter curare la sua principessa, perché è così che la chiama lei. Le cure in Nigeria sono a pagamento e Isabel stava sempre male. Due volte al mese aveva bisogno di trasfusioni e l’ospedale per ciascun ricovero richiedeva una somma di 500mila naira (che corrispondono a circa mille euro). Il padre di Isabel diversi anni fa se ne è andato, stanco di dover sostenere spese per una bambina che tanto non sarebbe mai guarita. Isabel non lo sa il motivo per cui papà è andato via, Prosper sì, e per questo lo odia con tutte le sue forze. Quando lui se ne è andato, in tanti hanno proposto alla mamma di Isabel di farle delle punture per farla morire. Così è stato per i due gemelli, malati, loro vicini di casa, spese sanitarie insostenibili, la soluzione è stata del veleno per topi.

In troppi Paesi del mondo ancora oggi, vergognosamente, le cure continuano ad essere un privilegio per pochi e non un diritto per tutti. La bimba ora sta meglio, e una volta al mese, grazie anche alla costanza del suo donatore, ha l’appuntamento fisso con la trasfusione. Qualche giorno fa ha ricevuto il battesimo. Lo ha desiderato e chiesto dal primo giorno in cui è entrata nella chiesa dell’Arsenale.

Quando il sacerdote l’ha segnata con l’olio benedetto ha pronunciato queste parole: «In Cristo, Isabel, tu sei sacerdote, re, e profeta». Parole che sono risuonate in me e tra i presenti con la forza di un tornado e che ne hanno risvegliate altre: «Quello che è stolto per il mondo Dio lo ha scelto per confondere i sapienti, quello che è debole per il mondo Dio lo ha scelto per confondere i forti, quello che è disprezzato quello che è nulla Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono (1Cor 1,26)». Abbiamo bisogno di Lui, del Suo cuore, del suo sguardo, dei suoi pensieri per vivere in questo mondo e saper riconoscere in ogni uomo che ci viene incontro l’unicità, la sacralità e la preziosità di ogni suo figlio.
 

Simona Pagani
NP ottobre 2022

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok