Il bel paese

Pubblicato il 16-09-2021

di Max Ferrero e Renata Busettini

Dal Corso Due Mari si osserva un paesaggio senza eguali: verso ovest il mar Ionio da cui arrivarono gli spartani che fondarono la città nell'VIII secolo avanti Cristo; a est il mar piccolo: un lago salato interno con sorgenti di acqua dolce ottima per la produzione di mitili d'alto pregio gastronomico; a nord la città vecchia, situata su di un'isola che divide i due mari, è una culla di storia e di abbandono, poi più su, al di là del ponte Punta Penna, inizia il quartiere Tamburi, luogo residenziale fino agli anni '60, ora simbolo di degrado ai piedi del "mostro", come chiamano da queste parti l'acciaieria ex ILVA.

Le ciminiere che sporgono dai tetti per lo schiacciamento prospettico emettono in continuazione un leggero fumo poco inquietante. Ci dicono che appena tramonta il sole la produzione aumenti e, con essa, anche le emissioni.
Ogni tanto c'è uno sbuffo bianco; vapore acqueo, dicono, determinato dall'utilizzo delle acque del mar piccolo per abbassare la temperatura degli altiforni in alcuni passaggi della produzione.

I vapori candidi si dissolvono in pochi secondi, il suo contenuto però precipita, proprio lì nel quartiere dove nei giorni di vento ai bambini è proibito uscire. Proprio lì dove i decreti ministeriali anti Covid sono già applicati da tempo per sottrarsi dal mare d'inquinamento. Mare… sì, perché non c'è più nulla che sia sano a Taranto. In tutta la città l'incidenza di tumori sui bambini è del 35% più alta rispetto alla media nazionale, ai giovani si chiede di non giocare nei campi o nei parchi del quartiere Tamburi perché la terra, che si attacca come metallo ai magneti, penetra nei pori immettendo metalli pesanti che ammalano, impestano, contaminano.

Alle madri si chiede di non allattare perché contaminate di diossina, così come i terreni intorno all'acciaieria per circa una ventina di chilometri, così come il mar piccolo e tutta la produzione di cozze di cui un tempo la città si vantava. La falsa civiltà ha conquistato i vecchi spartani promettendo un posto fisso e regalando loro solamente un destino di salute precaria.


NPeyes
Max Ferrero e Renata Busettini
NP maggio 2021

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