I ragazzi del Don Bosco

Pubblicato il 19-08-2022

di Roberto Lerda

«Durante il lavoro per l’Ucraina, mi sono sentito utile e libero; quando si lavora servono tutte le mani possibili, senza esclusioni o pregiudizi». «Penso che sia stata una bella esperienza che dimostra come nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per un futuro migliore». «Penso che insieme ci siamo divertiti a faticare per una buona causa. La cosa più bella secondo me è stata aiutare persone che non conosciamo a trovare speranza in questa brutta situazione». «Finalmente sono riuscito a fare qualcosa di utile non solo per me ma anche per aiutare gli altri in difficoltà». «Mi è rimasta la sensazione di poter fare qualcosa, di non stare a guardare e fare il più possibile per tutto e tutti». «Dopo aver fatto questa esperienza, ho scoperto che anche facendo poco, cioè spostando cibo da una scatola all’altra, mi sono sentita parte di qualche cosa».
Questi sono alcuni pensieri che hanno scritto i ragazzi di terza media della scuola Don Bosco di Cumiana, dopo aver partecipato alla preparazione dei carichi umanitari per l’emergenza in Ucraina presso il Villaggio Globale del Sermig.

Mi sono chiesto: cos'è che ci rende felici nel caricare degli scatoloni, nello smistare degli alimenti?
Credo che la felicità sia fare felici gli altri e sentirsi utili nel fare un atto d’amore: l’amore diventa una scatoletta di tonno, un pacco di latte, una scatola di prodotti igienici, una coperta.
L’amore può prendere tante forme, ma è quello che noi cerchiamo in fondo a ogni cosa: scavare dentro le scatole in fondo ci aiuta a scavare dentro noi stessi, a cercare la bellezza e provare a tirarla fuori.
I ragazzi che fanno volentieri piccoli gesti per qualcun altro sono la speranza di un nuovo modo di stare insieme, sono le sentinelle di un’Italia più buona, sono l’alba di un mondo diverso, che è possibile perché tante persone già lo stanno vivendo attraverso i loro gesti di bene. In tutto questo non ci sono prime pagine sui giornali, non ci sono premi o riconoscimenti, se non quel senso di vita che ci fa dire che è la strada giusta e non bisogna mollare... Questa è la sola, grande battaglia che tutti dobbiamo combattere!


Roberto Lerda
NP aprile 2022

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