Fede per via diplomatica

Pubblicato il 15-02-2023

di Annamaria Gobbato

La storia di Lou Tseng Tsiang (Shangai 1871–Bruges 1949) è molto particolare: anglicano come il padre, cercò già da ragazzo una sua strada di fede studiando Confucio, emblema della saggezza della Cina. Le sue doti intellettuali lo portano a lavorare all’ambasciata cinese a Pietroburgo, sogna una futura carriera diplomatica. Ma resta in lui uno scrupolo: come potrà aiutare i genitori ormai anziani restando in Russia? Interviene il suo superiore all’ambasciata, Shu Kin Shen: «Noi abbiamo dei doveri verso la società e il nostro Paese. Chi potrà fermare la nostra patria sulla via del disastro? Prenda lei e altri giovani il posto degli anziani che saranno sommersi, e faccia della Cina una costruzione adeguata». Lou rimane.

Ed ecco un’altra sfida, ancora più importante: «La forza dell'Europa non si trova nei suoi armamenti, né nella sua conoscenza, si trova nella sua religione. Osservi la fede cristiana. Quando avrà afferrato il suo cuore e la sua forza, le prenda e le consegni alla Cina». A Pietroburgo Lou sposa un’insegnante belga, cattolica, con grande scandalo da parte delle due famiglie. Intanto diventa ministro in Olanda, poi ambasciatore a Pietroburgo e infine ministro degli esteri del suo Paese ma la sete di verità non lo abbandona. Un giorno chiede alla moglie: se mi facessi cattolico come te? Il dramma della morte precoce di Berthe affretta la conversione, subito dopo entra nel noviziato dei benedettini. Ormai monaco, si trasferisce a Bruges, dove morirà. Sognava di tornare in patria come missionario: «Vorrei dire ai miei compatrioti: leggete il Vangelo, gli Atti degli Apostoli, le lettere di Paolo. Allora vi porrete il quesito: nella Chiesa Cattolica abita davvero il Dio vivo e vero, l’unico Dio?».


Annamaria Gobbato
NP novembre 2022

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