È un mondo difficile

Pubblicato il 29-04-2022

di Mauro Tabasso

Ogni mattina, al mio risveglio, mi chiedo quanto sono felice di essermi destato, quanto sono felice per la giornata che ho davanti. Cerco di non pensare ai problemi che dovrò risolvere, immaginandoli come nuove sfide, nuove opportunità per imparare. Nonostante questo, la vita, le difficoltà, il periodo, l'ultima bolletta e la spia della riserva che si è accesa ieri sull'auto e dentro di me mi stanno appannando un po', stanno rendendo opaca la mia esistenza, più stanco il mio humor, meno marcato il mio ottimismo.

A dirla tutta, in questo momento il mio grande vate è Tonino Carotone, singolare (e un po' demenziale) cantautore spagnolo che nel 2012 cantava «È un mondo difficile», e aveva ragione da vendere (la canzone si intitolava Me cago en el amor – Soffro per amore). Ma è proprio in periodi come questo che sono felice di aver studiato la storia con interesse (non a scuola, lì non era molto interessante…). La storia racchiude molte delle domande che ci facciamo e molte delle risposte di cui abbiamo bisogno, basta saperla leggere e aver voglia di ascoltarla. Prendiamo ad esempio il Rinascimento, che va su per giù dall'inizio del XV sec. alla fine del XVI.

Come dice il suo stupendo nome, fu un periodo di grande cambiamento che portò a un nuovo modo di concepire il mondo e se stessi, influenzando tutti i campi dell'arte e dello scibile, dalla letteratura all'architettura, dall'ingegneria alle arti figurative, dalla filosofia alla matematica e alla fisica. Una grande rivoluzione che ha portato l'uomo su un'altra orbita, come fa un elettrone dopo un salto quantico. Forse abbiamo dimenticato che quella trasformazione avvenne in un momento difficile come pochi altri nella storia dell'uomo. Venivamo dal Medio Evo, da tutte le sue superstizioni e le sue brutalità. L'Europa di allora era teatro di cruenti scontri bellici, politici, commerciali e religiosi.

L'impero ottomano, dopo la caduta di Costantinopoli, premeva da oriente, i turchi rappresentavano ben più di una minaccia, la scoperta del Nuovo Mondo aveva spostato l'asse del commercio dal mar Mediterraneo al nord Europa e alle rotte oceaniche, la Chiesa si era scissa in chiesa cattolica e Chiesa protestante, l'economia mercantile si affermava e fioriva, mentre l'agricoltura permaneva in una condizione di rigidità feudale…
Questo solo per ricordarvi il contesto, tralasciando gli innumerevoli conflitti che vedevano i vari ducati, signorie, Stati e staterelli contendersi ogni sorta di interesse, con grande accanimento e grandi spargimenti di sangue.

Vi sto annoiando come facevano a scuola? Tranquilli, ho finito… Eppure proprio quel periodo vide nascere i Masaccio, i Botticelli, i Michelangelo Buonarroti, i Leonardo da Vinci, i Giovanni Pierluigi da Palestrina. La storia ci insegna che c'è ancora speranza per l'uomo. E se il mio grande vate (Carotone) ha indubbiamente ragione, è anche vero che più il cielo è buio, più le stelle sono grandi, luminose e belle.


Mauro Tabasso
NP gennaio 2022

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