Cibo sano, ritratto della salute

Pubblicato il 29-01-2023

di Carlo Degiacomi

L’agricoltura, gli allevamenti e alcune filiere di trasformazione dei prodotti sono insieme causa dei cambiamenti climatici (per circa almeno 1/3 delle emissioni) e vittima, perché patiscono gli effetti oggi del climate change. Carlin Petrini di Slow Food ha scritto che: «Mangiare è un gesto innato per farci vivere, ma è anche un atto collettivo influenzato da variabili culturali, sociali, economiche ed ecologiche che contano nella quantità e qualità degli alimenti che arrivano sulle nostre tavole».

OGGI ABBIAMO DIVERSI PROBLEMI DI SALUTE PER IL CIBO
Dalle malattie croniche e gravi alle diete poco sane; dalla sicurezza alimentare per le frodi alle scelte di tecniche agricole che riducono il suolo fertile; dalle abitudini e costrizioni (come l’inflazione e i costi) che ci portano a cucinare poco, ai prodotti accessibili, ma spesso di scarsa qualità. Ci sono però anche aspetti interessanti e positivi: le sempre più precise informazioni inserite nelle etichette e il maggiore controllo contro le frodi. Ci sono poi gli impegni della grande distribuzione, come la protezione degli ingredienti base della dieta sia in termini di costi che di qualità; lo sviluppo interessante del biologico con i relativi controlli. Anche le famiglie stanno facendo qualcosa di interessante: maggiore adesione alla dieta mediterranea; progressiva riduzione della carne rossa a favore della frutta e verdura. Riporto qui alcuni dati di attualità che suggeriscono di indagare alcune di queste trasformazioni. Sulle frodi relative al cibo (dati Ispettorato Repressione Frodi – un tema importante nel nostro Paese anche per cibo in arrivo dall’estero – dati 2021). Vi sono circa 60.000 controlli sui prodotti: il 90% su prodotti alimentari, il 10% su mangimi, fertilizzanti, sementi, 11,6% le irregolarità riscontrate. 955 interventi fuori dai confini per contraffazione Made in Italy; 55 milioni di kg di merce sequestrate. Prodotti alimentari oggetto di frodi: farina, pasta, pane, olio di semi per olio extra di oliva, margarina per burro, formaggio comune per parmigiano, vendita pesce diverso da quello dichiarato.

SUGLI ANTIBIOTICI NEGLI ALLEVAMENTI ANIMALI
Dal 2006 l’UE ha proibito l’utilizzo degli antibiotici negli allevamenti a scopi non terapeutici (es. come promotori della crescita nei mangimi). Il ricorso alla medicina può esserci solo con supervisione dei veterinari. Una gestione attenta delle condizioni di allevamento come la cura degli spazi, dei mangimi dei programmi di vaccinazione ridurrebbe il ricorso agli antibiotici. Ma ancora oggi circa il 70% degli antibiotici venduti in Italia sono destinati agli animali.

SUL BIOLOGICO
La recente legge del 7 aprile 2022 può aiutare sia i consumatori per avere un biologico garantito, sia per i produttori che vogliono espandere le coltivazioni bio, utilizzando i fondi ricavati dalla vendita dei pesticidi e fertilizzanti di sintesi. Per via dei maggiori controlli annui (tra i 5.500-7.500 annui) svolti da agenti più preparati, oggi in media le irregolarità sono il 10/12%. Se l’azienda è in regola per tre anni, i controlli diventano biennali. Le aziende agricole sono in Italia circa 1.125.000 (dati 2021) con 940.000 addetti (principali coltivazioni: cereali e altri seminativi, ortaggi e verdura, viti, olivi, piante fruttifere; principali allevamenti: bovini da latte e avicoli). Di queste, le aziende bio sono circa 89.000 (il 6,1%). Nel 2018 erano 61.000. Con una crescita di oltre il 14% della superficie coltivata, 2,3 milioni di ettari. Il 75% dei produttori, preparatori e importatori hanno certificazioni bio. Gli acquisti bio sono circa 3,9% sul totale degli acquisti alimentari.

GLI SPRECHI DI CIBO
Secondo i dati Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) dal 2017 e Coldiretti (dato annuo dal 2019 al 2021), ogni abitante spreca mediamente da 30 a 67 kg. Lo spreco alimentare è intorno al 78% domestico e il 22% nelle filiere degli alimenti, di cui 5,6% in campo, 7,0% industria, 8,6% distribuzione.

LA SPESA E IL CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA
La spesa complessiva alimentare per voci principali: 10,5% ortaggi; 9% frutta, 13,5% cereali (dati Ismea – Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare – 2019/2020). Il 77% della popolazione sopra i 6 anni assume una porzione di frutta o verdura al giorno, con una diffusione maggiore della frutta rispeztto alle verdure. Le linee guida dell’alimentazione dell’OMS raccomandano almeno 400 gr di vegetali al giorno (4 porzioni). Solo il 19% della popolazione consuma giornalmente questa quantità al giorno di frutta e verdura, di cui 23% oltre i 5 anni, 12/13% tra i 3 e 19 anni.

LE ETICHETTE DI CIBO
Dal regolamento UE anche in Italia in vigore dal 31 dicembre 2021 introduce novità per le etichette di cibo. L’etichetta di origine riguarda (oltre quanto già obbligato da anni) anche i prodotti derivati dal pomodoro, riso, grano per la semola di grano duro. Per l’olio di oliva in particolare c’è anche l’obbligo di riferimento nell’etichetta dell’acidità e di altri dati analitici. Alcune di queste indicazioni non sono però ancora state rispettate.

LA BUONA PRATICA DEI CHIOSCHI DELL’ACQUA
Riguarda un tentativo di buona pratica per ridurre l’abuso di acqua minerale in bottiglie di plastica. In Italia vi sono circa oltre 2.000 chioschi per la distribuzione dell’acqua dell’acquedotto gasata o liscia: un’acqua controllata, sicura e di qualità, volendo anche refrigerata. Quante bottiglie di plastica “tolgono” al giorno? Calcolo medio: se l’erogazione media fosse di 2.500 litri giornalieri, il risparmio sarebbe di circa 1.700 bottiglie di plastica da 1,5 litri per ogni chiosco. In totale si può ipotizzare un risparmio di 3,4 milioni di bottiglie. Non dimentichiamo che si consumano 8 miliardi di bottiglie da 1,5 litri d’acqua minerale! L’82% del totale dell’acqua consumata ha confezioni di plastica che producono 280mila tonnellate di rifiuti di PET. Non commento i dati per via dello spazio disponibile, ma potete farlo da soli o insieme informarvi, anche divertendovi, nella mostra interattiva e multimediale (del tipo Experimenta) Nel nostro piatto che si è tenuta al Polo del ‘900 dall’8 novembre al 18 dicembre 2022. È per tutte le età: le scuole di ogni grado in settimana, e per i singoli e famiglie al sabato e domenica. Fa tanto bene anche agli adulti!


Carlo Degiacomi
NP novembre 2022

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