Ancora PNRR...

Pubblicato il 22-04-2022

di Gianfranco Cattai

Mi hanno stimolato a continuare su questi argomenti molti contributi che ho avuto modo di leggere. Ne riprendo due.

Il primo è di Daniela Ciaffi, pubblicato su Labsus, Laboratorio per la sussidiarietà, dal titolo Perché spingere il Pnrr verso la sussidiarietà orizzontale e cita alcune caratteristiche che contribuirebbero a rendere il Pnrr più partecipato.
«La prima azione partecipata necessaria riguarda la comunicazione del piano, cosa ben diversa dalla semplice informazione lanciata a senso unico dal governo ai cittadini, lasciandoli nell'impossibilità di dare ritorni [...]
La cura della comunicazione non è importante di per sé, ma è fondamentale perché costituisce contributo attivo dei singoli, dei gruppi informali, delle associazioni, delle imprese sociali, degli ordini professionali, dei soggetti profit piccoli, medi e grandi.
Troppo spesso la partita del Pnrr viene descritta come una partita di sussidiarietà verticale: fondi dell'Europa, agli Stati, alle Regioni, quindi ai sindaci. Labsus sostiene da tempo che a nessun livello esistono responsabili pubblici capaci di far fronte da soli alle complessità».

Il secondo è di Leonardo Becchetti e Angelo Moretti su Avvenire: «Basta con il laissez faire: è tempo di nuovo Welfare. Co-programmazione e co-progettazione: l'appello di 100 realtà sociali». «È innegabile che il nuovo scenario che evidenzia le conseguenze negative per tutti di comportamenti individuali socialmente dannosi (dalle negligenze su precauzione e vaccini alle scelte ambientalmente insostenibili) abbia reso obsoleta la logica del laissez-faire e centrale il tema delle sinergie tra cittadinanza attiva, imprese responsabili e istituzioni illuminate. È in questa logica che si deve innestare la rivoluzione del welfare in una logica generativa dove l'attenzione agli ultimi promossa dalla società civile e dagli enti di Terzo settore può essere un volano decisivo che [...] genera valore economico e quel capitale sociale fondamentale che trasforma leoni da tastiera ossessionati da complotti in cittadini attivi capaci di contribuire al bene della comunità. È per questi motivi che la coalizione di oltre cento associazioni e realtà della società civile che ad aprile 2020 aveva firmato l'Appello per un Nuovo Welfare a misura di tutte le persone e i territori e a febbraio di quest'anno aveva lanciato un nuovo accorato invito al presidente Draghi reitera oggi l'appello a un maggiore coraggio nel muovere verso una nuova frontiera di welfare inclusivo e generativo».
Due contributi che vanno nella stessa direzione. A noi, a ciascuno di noi, il compito di farci parte attiva.


Gianfranco Cattai
NP gennaio 2022

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