Addio Cardin

Pubblicato il 18-05-2021

di Redazione Sermig

Lo scorso 29 dicembre, all'età di 98 anni, si è spento Pierre Cardin.
Grande couturier della seconda metà del Novecento, lo stilista sarà ricordato per le sue creazioni innovative legate al mondo dello spazio e del design. Nasce in provincia di Treviso e presto la sua famiglia si trasferisce in Francia, dove Pietro diventa Pierre e inizia, a soli 14 anni, il suo cammino nella moda. Comincia come apprendista presso un modesto sarto di Saint-Etienne e, nel giro di pochi anni, impara l'arte dei tessuti e del cucito.

Trasloca a Parigi dove lavora prima per la stilista francese Jeanne Paquin e poi per l'italiana Elsa Schiaparelli fino a diventare primo sarto nella maison Christian Dior. Cardin studia e lavora, facendosi guidare dal suo senso del bello e dalle radici italiane, immerso nella mondanità francese. Nel 1950 fonda il suo marchio ed è un susseguirsi di creazioni leggendarie come l'iconico Bubble Dress, l'abito con gonna a palloncino. È il primo stilista che riesce a sfilare nell'alta moda e contemporaneamente a lanciare il pret-a-porter, abiti chic ma fatti in serie in vendita nei grandi magazzini Printemps di Parigi.

Nel 1960 la sua collezione Space Age ispirata allo spazio entra nella storia: abiti bianchi dalle forme geometriche con tagli verticali, sezioni circolari con porzioni di pelle nuda a vista, tute aderenti lavorate a maglia, pantaloni attillati in pelle, maglioni con le maniche a pipistrello.
Con la stilista inglese Mary Quant si contende la nascita della minigonna, ma a lui si deve sicuramente la creazione dei pantaloni a sigaretta per il guardaroba maschile e la realizzazione della prima collezione moda per bambini. Ama sperimentare tagli e forme, prediligendo uno stile unisex e anticonformista legato al mondo degli oggetti, dell'architettura e dei viaggi.

Una libertà creativa raccontata nel docu-film House of Cardin, presentato al Festival del Cinema di Venezia nel 2019.

Elisa D'Adamo
NP febbraio 2021

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok