Gianfranco Mellino riceve l’omaggio dell’Assemblea legislativa di S. Paolo del Brasile
Pubblicato il 14-09-2023
Il monregalese dott. Gianfranco Mellino riceve l’omaggio dell’Assemblea legislativa di S. Paolo del Brasile
Su indicazione del CONSCRE (Consiglio Statuale Parlamentare delle Comunità con Radici e Culture Straniere)
di REDAZIONE UNIONE MONREGALESE
Nella notte di lunedì 11 settembre, al dott. Gianfranco Mellino, farmacista monregalese, appartenente alla “Fraternità della speranza” del SERMIG di Torino, tuttora impegnato a San Paolo del Brasile nell’Arsenale della speranza, per l’accoglienza dei senza dimora nella metropoli brasiliana, su indicazione del COMITES SP (Comitato degli Italiani all'Estero della Città di San Paolo), è stato assegnato un importante riconoscimento ufficiale dalle mani del presidente del CONSCRE Gabriel Sayegh, del console generale d'Italia Domenico Fornara, della vice console Livia Satullo e del presidente del Comites Alberto Mayer. Gianfranco Mellino ha ricevuto, insieme ad altre nove personalità provenienti da Paesi diversi, il dovuto apprezzamento per essersi distinto significativamente, con il suo servizio e la sua dedizione, nel panorama culturale e sociale della ricca storia di comunità con radici straniere dello Stato di San Paolo.
Con grande riconoscenza, i consiglieri del COMITES SP, gli amici, i volontari e i dipendenti dell'Arsenal da Esperança sono andati rendere onore a questo speciale omaggio che ha avuto luogo nella sessione solenne dell'Alesp (Assemblea legislativa dello Stato di San Paolo). Dalla fondazione dell'Arsenal da Esperança, nel 1996, Gianfranco ha dedicato la sua vita e il suo tempo ad accogliere le persone socialmente vulnerabili, in modo che possano ricostruire le loro esistenze e reimparare a vivere nella società. Il Sermig di Torino, fondato da Ernesto Olivero, a cui il dott. Gianfranco Mellino si è aggregato dagli anni ’90, proprio dal ’96 ha accettato di impegnarsi a San Paolo del Brasile con una presenza strutturata, dando vita nuova e nuova finalità a quella che dal 1886 al 1970 era stata la “Casa di accoglienza degli immigrati da Oltreoceano, da Europa ed Africa” (Hospedaria dos imigrantes), ove nei decenni sono passati circa in 30 milioni di 70 nazionalità diverse. Ora l’accoglienza è rivolta a chi fa fatica nella metropoli paulista, con milioni di abitanti e tante diseguaglianze sociali. E lì sono ospitati coloro che sono più fragili fino a mille per notte, con ulteriori proposte mirate di riscatto e di accompagnamento per una vita dignitosa.
Oltre agli omaggi, i Paesi che hanno avuto i loro riconoscimenti hanno realizzato presentazioni artistiche e culturali caratteristiche delle loro origini. Ogni comunità ha proposto anche cibi tipici della propria cultura. La cerimonia ha rappresentato uno scambio culturale tra popoli differenti, ed anche l’Arsenale della speranza ha avuto modo di farsi conoscere ancora meglio in questa sede importante.
Foto: José Luis Altiere Campos