Cosa devo fare per essere felice? Siamo sulla pista giusta…

Pubblicato il 08-08-2015

 

Lo scorso fine settimana (31 luglio - 2 agosto 2015), persone di età diverse si sono ritrovate all’Arsenale della Speranza di San Paolo per il “2ºAcampamento Maria Mãe dos Jovens”. L’occasione è stata la ricorrenza della festa di Maria Madre dei Giovani, celebrata negli Arsenali ogni anno, il 2 agosto, data che nella storia del Sermig ricorda l’ingresso nell’ex-Arsenale militare di Torino, poi divenuto Arsenale della Pace.

In Brasile, l’istituzione di questa data per la “Madre dei Giovani” ha avuto l’approvazione dell’arcivescovo di San Paolo, card. Odilo Scherer, che in una lettera del 7 ottobre 2012 ha anche chiesto alla Fraternità del Sermig di erigere una nuova chiesa ad essa dedicata, nel quartiere Mooca, vicino all’Arsenale della Speranza: “Vedo con gioia la promozione di una speciale devozione dei giovani a Maria, Madre di Gesù e Madre della Chiesa, ma anche Madre dei giovani” – scrive il cardinale – “loro sapranno affezionarsi a sua Madre, se le sarà presentata e se saranno condotti a lei”.

Nella tre giorni dell’“Acampamento” c’era dunque tutto questo “in pista” e molto di più! E allora c’era bisogno di un Vangelo che mettesse “in pista” ogni partecipante, ciascuno con la sua vita, la sua esperienza, i suoi sogni. Ed ecco che la scelta è ricaduta sul brano in cui Gesù dice al giovane ricco: “Và, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi” (Mc 10,17-22).

Forse quel giovane non si aspettava una risposta così “severa”, ma Gesù gliela dice amandolo, pieno d’affetto, vedendo il meglio che c’é in lui (e anche i suoi limiti) e sperando che tutto quel “meglio” (con i suoi limiti) potessero “entrare in pista” come dono, come opportunità per amare!

È stata la scelta dello stesso Gesù, di Maria e di tanti altri giovani descritti nella Parola, non solo “giovani ricchi”, ma soprattutto poveri, sconosciuti, senza mezzi, senza potere, senza celebrità, ma di cui Gesù si è fidato, per cambiare il mondo.

“Perché allora non fidarci anche noi? Perché non accettare questa risposta “severa”? Perché correre il rischio di ‘trattenere per noi’ per poi andarcene via tristi?”. Ed ecco che i partecipanti all’“Acampamento” – dopo aver riflettuto e pregato a partire da questo Vangelo – hanno scelto di “entrare in pista”, hanno sistemato l’icona della “Madre dei Giovani” in uno zainetto e l’hanno portata in giro per le strade di San Paolo, in silenzio, sino a raggiungere la tradizionale Rua da Mooca dove, dal 1909, esiste un’enorme fabbrica di tessuti, che molti decenni dopo sarebbe divenuta una famosissima discoteca e che ora, abbandonata, attende da anni qualcuno che la trasformi… chissà, in un nuovo santuario, in cui migliaia di giovani “tristi” potranno ri-entrare in pista per cambiare il mondo!


 
Foto: José Luiz Altieri Campos e Maurizio Turinetto

 

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok