A San Paolo del Brasile un piemontese protagonista

Pubblicato il 28-01-2016

 

Gianfranco Mellino, della Fraternità della Speranza del Sermig,
ha ricevuto il premio “Piemontesi protagonisti”, istituito dalla Federazione Internazionale Piemontesi nel Mondo.


15 brasiliani su 100 sono figli, nipoti o pronipoti di italiani che nel secolo scorso e a fine ‘800 partirono, a milioni, da tutte le Regioni d’Italia per cominciare una nuova vita nel gigante sudamericano. Lavoratori “liberi”, preferivano imbarcarsi verso un continente sconosciuto e consegnarsi come nuovi schiavi nelle piantagioni di caffè piuttosto che convivere con la fame e la miseria di casa.
Una volta raggiunto il Brasile, il primo impulso era quello di ricostruire le comunità di origine, ricomporre in terra straniera un ambiente in cui dialetti, musiche e piatti tipici potessero restituire un po’ di quel calore lasciato per sempre al di là dell’Atlantico.
Un istinto di sopravvivenza e uno spirito d’iniziativa che modellarono definitivamente l’identità collettiva del nuovo Paese.
Ma ci vollero anni, decenni di pregiudizi, umiliazioni e condizioni di lavoro durissime per riuscire a risalire la china e ad integrarsi.

Per mantenere viva, documentare e raccontare questa storia, che in Italia si fatica a ricordare, e per rinforzarne il legame con l’attualità sono nate in Brasile, e un po’ dovunque nel mondo, migliaia di associazioni, circoli e rappresentanze italiane e regionali, comprendendo tra di esse quelle che rappresentano gli oltre sei milioni di piemontesi sparsi nei 5 continenti (4 milioni in America Latina).

Ve lo raccontiamo perché domenica 17 gennaio 2016, presso il Circolo Italiano di San Paolo, Gianfranco Mellino, della Fraternità della Speranza del Sermig, è stato protagonista – è proprio il caso di dirlo – di una prestigiosa anteprima dell’edizione 2016 di “Piemontesi protagonisti”. Il premio, istituito dalla Federazione Internazionale Piemontesi nel Mondo, ha la finalità di “portare alla luce storie esemplari di emigranti piemontesi od oriundi eccezionalmente affermati in settori culturali, imprenditoriali, umanitari, sportivi, di rappresentanza a vari livelli”. Quest’anno, la commissione per l’assegnazione del premio “ha voluto premiare la solidarietà di tutto il Sermig”, come ha sottolineato lo stesso Mellino ricevendo il riconoscimento dalla vice presidente della Federazione, Luciana Genero.

Gianfranco Mellino fa parte della Fraternità della Speranza dal 1991, ma dal 1996 vive a San Paolo dov’è stato mandato da Ernesto Olivero e dalla Fraternità torinese ad aprire l’Arsenale della Speranza, la casa del Sermig che in 20 anni (che verranno celebrati il prossimo 12 marzo) ha accolto più di 51 mila persone in difficoltà. Molto di questa storia ha il volto di Gianfranco che dalla prima ora condivide, giorno e notte, le gioie e le sofferenze di chi bussa alla porta di questa casa che, un tempo, fu proprio Hospedaria de Imigrantes, punto di approdo della stragrande maggioranza di quei migranti nostrani che furono protagonisti di un sogno americano.

Oggi questo prezioso riconoscimento è la conferma che il sogno continua, in altri “territori”, dove occorre aiutare persone affamate a cambiare vita, ma c’è bisogno di “protagonisti” come Gianfranco, disposti ad imbarcarsi in questa avventura d’amore che unisce tutti in un solo popolo.

unionemonregalese.it
piemontesinelmondo.org

Arsenale della Speranza - S.Paolo - Brasile

 

 

 

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