La città della Pace

Proposta del Sermig per la Scuola Primaria A.S. 2022-2023
 

Premessa

 Il Sermig – Servizio Missionario Giovani – nasce a Torino nel 1964 da un’intuizione di Ernesto Olivero e sua moglie Maria, condiviso da un gruppo di amici: sconfiggere la fame nel mondo e le ingiustizie sociali.

Dal 1983 la sede del Sermig diventa l’Arsenale della Pace: un ex arsenale militare trasformato con l’aiuto di migliaia di persone in una casa aperta 24 ore su 24 per chi è in situazioni di difficoltà, vuole cambiare vita ed è in cerca di speranza; per i giovani che vogliono trovare il senso della loro vita; per i bambini che vogliono scoprire come vivono i loro coetanei in tante parti del mondo; per chi vuole vivere esperienze di spiritualità, cultura e formazione; per chi vuole “restituire” qualcosa di sé agli altri: tempo, professionalità, beni spirituali e materiali. Negli anni il Sermig continua a portare solidarietà, sviluppo, cultura e cure a popolazioni colpite da guerre, fame, calamità naturali per un totale di 3750 progetti in 155 nazioni di tutti i continenti

Consapevoli della povertà del nostro tempo – fatta di disinteresse, sfiducia, confusione, assenza di valori – consideriamo i bambini e i giovani primi destinatari dell’azione educativa. Le proposte si declinano di volta in volta in attività di servizio, condivisione e formazione permanente per scuole, gruppi scout, associazioni e parrocchie che trascorrono un breve tempo negli Arsenali, come anche proposte formative per i bambini del quartiere (la squadra di calcio, l’asilo nido e la scuola per l’infanzia, la scuola di musica, l’aiuto compiti e l’animazione) per accompagnare ciascuno in una crescita armoniosa e rispettosa degli altri.

Gli Arsenali mettono da sempre i bambini e i giovani al primo posto, credono in loro, nelle potenzialità e nei sogni che possono esprimere, a patto che ognuno abbia il coraggio di dire i sì e i no che contano nella vita. Il mondo cambia se cambio io. E bisogna cominciare sin da piccoli!

 

Il senso della proposta

L’anno scolastico da poco finito ha incontrato due situazioni complesse e difficili da affrontare: il protrarsi della pandemia, che ha messo a dura prova la capacità di vivere con serenità il presente e progettare il futuro; la guerra in Ucraina, che ha portato in tutti paura, sconcerto e senso di impotenza.

Ci siamo accorti di quanto la parola “pace” sia minata nelle sue fondamenta, di quanto sia fragile la nostra vita e il contesto (anche europeo) in cui viviamo.

Da qui è nata la necessità di riflettere sul significato del valore della pace, ri-impastarlo con la nostra vita, di ridare sostanza alle motivazioni che ci possono portare a difendere la pace nella nostra vita, nelle nostre realtà di appartenenza, nella nostra nazione. Mai come in questo tempo abbiamo bisogno di educarci alla pace, di cambiare il nostro sguardo su noi stessi e sul mondo, di capire che abbiamo bisogno di mettere insieme tutti i popoli e ricostruire le relazioni a partire dalla comune appartenenza alla famiglia umana.

 

Destinatari della proposta

Classi di scuola primaria (classi quarte e quinte). La proposta è adatta anche a ragazzi diversamente abili, poiché la struttura è priva di barriere architettoniche.

 

Contenuto

Partendo dalla convinzione che la luce annulla il buio, l’attività proposta intende privilegiare le potenzialità di bene e di cambiamento che ci sono in ciascuna persona piuttosto che far risaltare le contraddizioni e le ingiustizie della società in cui viviamo. Per questo motivo vogliamo approfondire il tema della pace, sottolineandone alcuni aspetti fondamentali:

Il bisogno di educarsi alla pace sin dai primi cicli scolastici;
La consapevolezza che la pace non è una parola, ma un fatto, che richiede scelte, azioni, relazioni, per diventare cittadini responsabili e custodi del dialogo e della dignità di ogni persona;
Il riconoscimento del valore di ogni persona e del contributo che ciascuno può dare. Tutti, grandi e piccoli, siamo chiamati a fare la differenza: ciò che impariamo crescendo – grazie alla famiglia, alla scuola – se condiviso può essere un patrimonio per la società e il mondo intero, per renderlo più giusto e immune alla violenza e alla guerra.
La riscoperta del valore della condivisione attraverso il racconto dell’esperienza della missione umanitaria del Sermig in Ucraina e della grande mobilitazione di solidarietà che ci ha permesso di portare 1500 tonnellate di aiuti umanitari in meno di 2 mesi;
La possibilità di ripensare alle classi, alle famiglie e ai gruppi di appartenenza come laboratori di pace.

 

Articolazioni della proposta

1. Visita dell’Arsenale + Workshop sul tema della mondialità (3 ore di attività)
Percorso rivolto al singolo gruppo classe

Visita: Presentazione del percorso attraverso il quale un piccolo gruppo di giovani senza grandi risorse è arrivato a dar vita all’esperienza dell’Arsenale della Pace, che offre ogni giorno ascolto e aiuto concreto a migliaia di persone in Italia e nel Mondo.

Workshop: Laboratorio in cui i bambini, attraverso dinamiche attive e attività manuali, lavoreranno sul tema della pace. Questo workshop nasce dal desiderio di mettersi in ascolto dei bambini, del loro stupore e della loro meraviglia, con la finalità di dare vita a processi che li rendano creatori e scopritori di nuovi contenuti. Siamo così partiti dall’esperienza dell’Arsenale della Pace in cui i bambini del quartiere, provenienti da decine di Paesi diversi, hanno inventato Felicizia, una città immaginaria costruita sopra una nuvola, dove l’amicizia è la strada per la felicità e ci sono valori che appartengono a tutti per la loro dimensione universale. Si è così sviluppata l’idea di accompagnare i bambini partecipanti alla costruzione di una città utopica, attraverso un viaggio nel mondo di Felicizia e delle Leggi del Cielo che la governano, lasciando piena libertà ai bambini di scegliere il nome della città, come costruirla e quali leggi proporre.

Le leggi del cielo: 1) Io non posso essere felice se tu sei triste, 2) Tratta chi ti è vicino come vorresti essere trattato tu, 3) Dobbiamo volerci bene, 4) Se lo desideri con tutto il cuore i sogni si avverano, 5) Tutti, ma proprio tutti, devono poter mangiare, 6) L’anima di tutti ha lo stesso colore.

 

Tempistiche previste

Le attività con le singole classi si svolgeranno da novembre a maggio, secondo un calendario da concordare con la segreteria del Sermig.

 

Mensile Nuovo Progetto

Al termine dell'esperienza abboneremo per un anno ogni classe alla nostra rivista mensile “Nuovo Progetto” che verrà inviata in formato pdf. Crediamo che sia uno strumento importante per la formazione degli insegnanti, per stimolare dei ragionamenti sulla pace e proseguire il cammino di educazione alla pace nelle proprie realtà quotidiane.

 

Preparazione

Per favorire il coinvolgimento personale dei ragazzi, si propone di preparare l’esperienza con una raccolta di generi di prima necessità che saranno poi utilizzati per la realizzazione di progetti di solidarietà. Segnaliamo in particolare la necessità di alimenti a lunga conservazione (alimenti per bambini, farine, latte, riso, carne in scatola, tonno, legumi secchi, farina, scatolame, biscotti, sale, zucchero, olio in latta).

Proponiamo a tutte le classi anche la lettura di uno dei libri che raccontano l’avventura del Sermig:

- Ernesto Olivero, Nel paese che conosco solo io, Ed. Città Nuova

- CD Laboratorio del Suono, L’amore resiste

 

Informazioni, modalità di adesione e contatti

Per ulteriori informazioni sul progetto, sulle modalità di iscrizione, sulle tempistiche è necessario inviare una email alla segreteria del Sermig all’indirizzo sermig@sermig.org oggetto “Progetto Scuole – LA CITTÀ DELLA PACE”.

Dopo l’invio della vostra email riceverete il link per il modulo di iscrizione.

Sarà possibile aderire fino ad esaurimento posti.

Sede delle attività in presenza:
Sermig – Arsenale della Pace
Piazza Borgo Dora, 61 – 10152 Torino

 

Referenti di progetto

Nicol Busi, Maria Chiara Faggio, Elena Gervasoni
Tel. 0114368566
Email sermig@sermig.org
www.sermig.org

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