Godfrey e gli altri

In questo periodo saremmo andati alla premiazione del concorso di scrittura per cui è stato selezionato il racconto di Glory, avremmo fatto la recita teatrale, avremmo fatto delle uscite per la città e avremmo imparato delle cose nuove come quando siamo stati al Museo A come Ambiente. Godfrey è salito su una bilancia e in un vaso si è aggiunta tanta acqua quanta ce n’è nel suo corpo. È tantissima! Godfrey non ci crede, ride come se fosse una barzelletta, tutti vogliono salire sulla bilancia magica come bambini con un giocattolo, ma siamo adulti, l’acqua sale per tutti; scopriamo che in un neonato la quantità d’acqua presente nel corpo può raggiungere il 90%. Sandrine non parla ancora bene ma alla domanda «Cosa ti è piaciuto di più?» risponde semplicemente: «acqua», con un sorriso da qui a lì che esprime tutto lo stupore, per cui non servono parole.

Sì, in questo periodo avremmo fatto tante belle cose, può esserci la tentazione di pensare di aver perso un pezzo della nostra vita, eppure forse quando vivi il momento presente scopri che niente ti può rubare la possibilità di amare la vita.
Ne abbiamo fatte di cose belle, tanto che alcune ragazze che sono rimaste chiuse in Arsenale insieme a noi ci hanno scritto quello che hanno imparato e sono cose molto belle.

Per Sofia è stato un tempo difficile, «la sfida più grande della mia vita, ma qui sono diventata una persona migliore». Precious ha veramente imparato la pazienza «perché non avrei mai pensato di poter stare chiusa qui dentro per quattro buoni mesi», ma al Sermig ha scoperto che può mangiare i cibi del suo paese e anche quelli italiani e soprattutto ha imparato come volersi bene, senza litigare, a essere buoni. C’è chi dice: «Ho imparato a dire di no al lavoro di strada, sono stata capace di imparare l’italiano poco poco e di pulire la casa molto bene tutti i giorni, sono stata capace di imparare a essere grata. Prometto di essere buona e di rendervi fieri di me».

Mariaclaudia Brunello
NP giugno / luglio 2020