Categoria Esordienti: Asd Sermig-CH4 3-1

Pubblicato il 05-12-2019

di Arsenale della Piazza

Uno come il numero del portiere. Il buon Kevin sta completando la sua trasformazione da giocatore di movimento a portiere saracinesca. Si butta a destra e a sinistra pure quando il pallone non arriva in porta. Mulina le sue potenti braccia velocemente generando vortici e tornadi. Le catastrofi ambientali hanno un preciso responsabile.

Due i giocatori che si alternano durante la partita per dare freschezza alla squadra e alla manovra. Prince e Tarik sono un'iniezione di adrelina che potrebbe far diventare iper-attivo pure il più pigro dei ragazzi. La profondità della rosa permette di trovare sempre una soluzione vincente.

Tre a uno. La vittoria è la naturale conseguenza di una squadra che se si convince di essere forte può annichilire gli avversari. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità e questa squadra non può sfuggire al destino che gli è già stato tracciato.

Quattro sono gli Iliass che vanno a pressare costantemente il portatore di palla. Il cuore che gli batte forte nel petto compensa i tanti centimetri di differenza con gli avversari. Carica a testa bassa come un toro e in campo sembra un gigante. Un gigante che regala un sorriso ai suoi tifosi dopo il bel gol di punta a superare il portiere in uscita.

Cinque le persone che servono per fermare Amir quando decide che è diventato il momento di accendersi. Alcune sue giocate ti lasciano con la bocca aperta, ti fanno girare la testa, ti fanno dimenticare pure come ti chiami. Sombreri, giocate di fino con la suola, gol, passaggi illuminanti. Il repertorio di questo campioncino è illimitato. I suoi tifosi stanno solo aspettando che talento e ambizioni si intreccino definitivamente. 

Sei quartieri più in là le urla del pubblico si percepiscono ancora senza difficoltà. La partita è emozione pura e così tanto spirito di sacrificio e forza di volontà sono rari in una partita di calcio tra ragazzini. Ci piace pensare che un pochino di carica sia arrivata anche da noi spettatori appassionati.

Sette al senso della posizione in area di rigore e a come protegge palla con avversari decisamente più grossi di lui. Youness è piccoletto ma si fa valere. Sportellate con la stessa intensità di un martello pneumatico e puntuale come un orologio svizzero quando deve timbrare il cartellino. Delizioso quando stoppa magicamente un pallone che viene giù dall'alto come un proiettile.

Otto al coraggio di Dabi. Per respingere un tiro destinato al sette ci mette la faccia nel vero senso della parola. Dabi va giù, il colpo incassato è devastante ma il pugile dopo esser caduto si rialza ed è di nuovo pronto a combattere. La vittoria va costruita con piccoli mattoncini, lui ne ha messo uno un po' più grande degli altri.

Nove metri di altezza per il pivot del CH4 che sovrasta ogni nostro giocatore. Gatta da pelare non indifferente per la nostra retroguardia costretta a fronteggiare i lunghi lanci che spiovevano continui. Con qualche spallata qua e là e qualche preghiera al momento delle sue bombe siamo riusciti a disinnescarlo. 

Dieci alle parole del mister che a fine gara dà il merito della vittoria ai suoi ragazzi, tutti e dodici. È fondamentale per la vittoria anche chi non gioca sempre perché solo i grandi gruppi compiono grandi imprese e quest'anno gli Esordienti vogliono arrivare lontano.

A cura di Mario Salvatore
 

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