A Benigno Zaccagnini

Pubblicato il 05-11-2020

di Redazione Sermig

Il 5 novembre 1989 tornava al Padre Benigno Zaccagnini, a lungo statista della Democrazia Cristiana. Un cristiano a tutto tondo, un politico al servizio della gente. Anch’egli un amico e maestro …


A Benigno Zaccagnini

Caro Amico,
tra noi, da tanto tempo,
non c'erano più barriere,
non c'erano più distanze.
La vita con le sue sofferenze,
i suoi drammi, le sue angosce,
ci aveva fatti incontrare.
I nostri occhi e il nostri cuori erano
entrati in sintonia ed il nostro dialogo
sempre fitto e vero, mai banale, mai inutile.
Il Signore mi ha fatto una Sua carezza
e credo m'abbia spinto a telefonarti
e tu, come al solito, pronto ad ascoltarmi,
come un papà ascolta il figlio.
Come un fratello maggiore ascolta
il fratello più piccolo,
come un maestro ascolta un allievo
e tu a commuoverti sentendomi parlare
di emarginati, di ragazze con l'AIDS.
Tu disponibile a seguirmi, a consigliarmi in
queste follie di Dio.
E ci siamo lasciati dandoci un appuntamento
per andare a bussare insieme
alle porte di un palazzo,
per portare la voce dei "senza voce".
Poi la tua chiamata improvvisa
ad un altro Palazzo,
a faccia a faccia col Signore della Vita
che tu hai sempre amato nei fatti concreti,
nella pulizia della tua vita
pubblica e privata.
A faccia a faccia col tuo Signore
dove parlerai di coloro cui hai voluto bene,
di tutti noi che abbiamo cercato in te saggezza
e di tutti quelli che soffrono,
ma specialmente continuerai
il dialogo d'amore con Anna
che passo dopo passo ti ha seguito,
ti ha sorretto, ti ha tenuto stretto a se.
Amico carissimo,
il dono della tua amicizia
e' stato una carezza delicata
del mio ... del tuo Signore
e grazie a questo grande amore
l'amicizia nata non muore.

Ernesto Olivero

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