Un mosaico per la Madonna

Pubblicato il 09-12-2013

di Redazione Sermig

I giovani dell'Arsenale dell'Incontro ci ripetono spesso: “Qui siamo a casa!”. E per alcuni di loro questa non è una bella frase, è ciò che nasce nel cuore di chi ormai da tempo non si tira indietro di fronte a nessun servizio, nessuna richiesta di aiuto nel lavoro manuale, nemmeno quando c'è da sporcarsi da capo a piedi o uscire da qui talmente impolverati da dover inventare una scusa plausibile perchè le famiglie non si arrabbino nel vedere i figli rientrare così.

L'emozione è stata grande – per loro e per noi – quando abbiamo potuto dirgli: “Vogliamo costruire con voi un pezzo dell`Arsenale! Qui non abbiamo potuto ristrutturare insieme come e` stato fatto a Torino, ma ci piacerebbe che la Chiesa avesse anche la vostra firma!”. E così è stato. Abbiamo costruito insieme il mosaico che ha completato la nicchia della statua di Maria con il Bambino che ormai da anni abita la cappella dell'Arsenale. Abbiamo dovuto imparare come tagliare le pietre, adattarle al disegno, incollarle alla base di legno che Chiara aveva preparato… curando ogni particolare come fosse l'unico. Non è stato facile, perchè nessuno sapeva il mestiere, ma il desiderio di “costruire insieme il nostro pezzetto di cattedrale” ha sopperito alle incapacità tecniche. E dopo quasi un mese di lavoro a decine di mani il mosaico è stato finito e collocato nella nicchia.

Adesso ogni volta che ci raduniamo in Chiesa per la preghiera abbiamo uno strumento in più per ricordarci che vale la pena tirarsi su le maniche e sporcarsi le mani per costruire insieme il bene e la pace, e per ricordarci che da soli non è possibile ma insieme si può. Ed è bellissimo sentire ogni tanto qualcuno dei ragazzi che porta davanti al mosaico un nuovo arrivato e gli dice: “Forse quello che facciamo qui all'Arsenale ti può sembrare strano o le idee che hai sentito impossibili da realizzare, ma non è così… Vedi, questo lo abbiamo fatto noi… tessera dopo tessera… è il simbolo di quello che tentiamo di costruire ogni giorno nella nostra vita!”.


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