In dono la comunità

Pubblicato il 06-03-2021

di Arsenale dell’Incontro

La prima volta che abbiamo incontrato Jeries eravamo nell'ufficio dell'Arsenale. La responsabile degli inserimenti ci aveva detto che questo ragazzo di 18 anni con la Sindrome di down aveva bisogno di iniziare subito il suo percorso con noi, perché anche se era molto seguito dalla famiglia e aveva tutto il necessario era fondamentale che imparasse a relazionarsi fuori dal contesto familiare.

Quando Jeries entra con la mamma e la sorella si butta al collo della nostra responsabile, la abbraccia e la bacia. Ci colpisce subito il modo con cui lei reagisce: lo lascia fare, accoglie quell’abbraccio in teoria non permesso e poi con calma spiega a Jeries che ci sono altri modi per comunicare il proprio affetto quando si è a scuola o al lavoro ma che li avrebbero scoperti insieme.

Ricordiamo bene anche la faccia di sua mamma la prima volta in cui lo ha visto rientrare impolverato e un po’ sudato dalla lezione di agricoltura... il suo sguardo diceva: «Mio figlio sa fare cose molto più importanti dell’agricoltura, non lo portiamo avanti e indietro da Amman tutti i giorni perché impari a fare il contadino». Noi sapevamo che il percorso formativo di Jeries passava anche da lì e non abbiamo mollato, lei ha accettato la sfida, aiutata anche dal sorriso raggiante del figlio. Tanta pazienza, ma anche la fiducia di questa mamma nei confronti dell’Arsenale, hanno permesso a Jeries di scoprire e imparare a vivere anche “oltre” il nido caldo della sua famiglia.

L’estate scorsa Jeries ha trovato lavoro presso una ditta di ristorazione. Abbiamo continuato a seguirlo, anche se un po’ più a distanza. Con l’ultimo lockdown il suo lavoro per qualche settimana si è interrotto e così abbiamo subito proposto a lui e alla mamma di partecipare con regolarità agli incontri a distanza dell’Arsenale. La felicità di rivedere i suoi compagni è stata indescrivibile! Quando due settimane fa Jeries ha ripreso a lavorare, sua mamma ha telefonato alla responsabile del gruppo di ragazzi in cui Jeries è inserito e le ha detto: «Posso chiederti un regalo? Anche quando Jeries è a lavorare, posso continuare a collegarmi io agli incontri che fate? Mi sono accorta che partecipare prima ancora che a mio figlio fa bene a me». Noi ringraziamo perché anche per noi è così: restituire il dono della comunità che abbiamo ricevuto prima che fare bene agli altri fa bene a noi.

 

Arsenale dell'Incontro

NP dicembre 2020

Questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli

Ok