Qualcosa di bello

Pubblicato il 04-11-2022

di Maria Claudia Brunello

«Ho deciso di iniziare a fare volontariato al Sermig perché, soprattutto dopo due anni di pandemia, ho sentito il bisogno di attivarmi e contribuire a rendere questo mondo migliore.

Ho iniziato venendo a dare una mano a impacchettare gli aiuti per l'Ucraina, perché volevo rendermi utile di fronte alla drammaticità della guerra. In breve i beni hanno iniziato a scarseggiare e non c'è stato più bisogno di proseguire ľ'attività. Io ho deciso di continuare a venire perché fare volontariato mi fa stare bene, sia a causa dell'atmosfera accogliente che si crea durante le attività, sia perché in qualche modo mi fa sentire utile.
Come se per un istante non sia più solo un pezzo di un ingranaggio del sistema, ma qualcosa di più, qualcosa di bello».

Questa è Giulia, una ragazza del liceo Monti di Chieri. C'è tanto da studiare, eppure un gruppo si è organizzato con l'aiuto della prof che li accompagna e ogni settimana vengono. All'inizio in tanti, fino a 70 persone contemporaneamente, poi sempre di meno, ma così ci si riesce a guardare negli occhi, ci si inizia a conoscere. Lo scopo non è solo aiutare un Paese in difficoltà ma educare i nostri cuori a fare spazio agli altri, dare la possibilità ai giovani del territorio di avere un posto dove spendersi e costruire qualcosa di bello innanzitutto costruire se stessi come qualcosa di bello.

Anche chi viene solo per una giornata di servizio rimane colpito dalla bellezza dell'eremo ma questa bellezza non è casuale: è frutto di tante mani che faticano.
Dopo aver sudato sotto il sole per ripulire l'aiuola dalle erbacce e aiutarci a trasformare un pezzo di mondo alcuni ragazzotti lasciano tutte le cartacce per terra e allora sembra che non abbiano capito niente, eppure quello che dicono tutti è che sono rimasti impressionati dalla bellezza e dalla voglia di fare. Forse non hanno ancora sperimentato a sufficienza che dietro a qualcosa di bello c'è sempre una persona che si impegna e che quella bella persona possono essere loro.
L'Arsenale dell'Armonia sta diventando sempre più un posto dove tanti giovani possono sentirsi qualcosa di bello.


Maria Claudia Brunello
Arsenale dell'Armonia
NP giugno / luglio 2022

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