FERMIAMO IL MONDO

Pubblicato il 09-06-2013

di Ernesto Olivero


… e ricominciamo da figli di Dio.

di Ernesto Olivero

 

Non è facile raccontare l’amore. Istintivamente è più facile raccontare la tragedia. Fa più notizia da sempre un albero che cade della foresta che, crescendo, dà un respiro migliore alla vita. Perché l’uomo è così? Perché non si fa incantare dal grano che cresce lentamente e poi diventa pane, quindi vita? Perché non si incuriosisce nell’ascoltare la foresta del grano che cresce, per sentirne il rumore e la musicalità, per immaginare in quelle spighe già il pane, già il profumo fragrante del pane che esce dal forno?

È Natale, è il momento più alto dell’umanità perché Dio diventa bambino indifeso, povero, per farsi toccare, per farci vedere la sua umanità. L’uomo e la donna però non hanno fermato il mondo per vedere questa meraviglia di Dio! Come mai il mondo non si è fermato? Come mai l’uomo troppo sovente va dietro al male che è accovacciato dentro di lui? Come mai troppe volte fa più luce il buio della stessa luce?
Ecco perché la bontà di Dio ci ha dato un pezzo di sé, suo Figlio: perché ricominciassimo da Lui. Solo ricominciando da Lui la vita comincia e va verso Dio.

Questa non è una favola, non è un racconto che viene da lontano, talmente da lontano che non si può più verificare. È storia e la storia lo testimonia. Noi lo possiamo raccontare lavorando per la pace, lavorando per la giustizia.
La gente vedendoci può dire: questi sono figli di Dio.
Buon Natale!

Ernesto Olivero

Torino, 24 dicembre 2005






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