Chi ha paura dell'Amore?

Pubblicato il 23-06-2013

di Ernesto Olivero

Nell’attuale contesto della nostra società il cristiano che sa di essere figlio di Dio porta aria nuova e benedizione semplicemente facendo con spirito di servizio le cose di tutti i giorni.

di Ernesto Olivero
 Gesù ci dice: “…la verità vi farà liberi”. Chi vive la verità vive sempre alla presenza di Dio, del suo amore, della sua compassione, della sua attesa e niente lo smuove da questo rapporto privilegiato. Non importa se fa l’attacchino, pela patate o pulisce gabinetti. Anche facendo un lavoro umile, mentre guadagna onestamente il pane per sé e per la sua famiglia, serve il suo prossimo; lavora sempre con la serenità nel cuore, con il sorriso pronto sulle labbra per chi ha bisogno di un sorriso, ma prontissimo a non sorridere e a piangere con chi piange, a condividere le lacrime.

È la stessa cosa per un cristiano che diventa parlamentare, sindaco, grande impresario o presidente di qualsiasi ente, se vive il proprio importante ruolo con lo stesso stile e impegno di chi pulisce i gabinetti: contento di fare il proprio dovere, non accettando nulla, proprio nulla, di quanto lo può distogliere dall’amore di Dio. Nessun favore può incrinare questo rapporto d’amore.

Un cristiano così diventa pericoloso perché, pur essendo di questo mondo, ha un altro mondo nel cuore. Uno che si converte al cristianesimo, qualunque passato abbia, di qualsiasi appartenenza sociale, etnica, culturale, diventa di fatto un rivoluzionario. Per il potere di turno, per la mentalità convenzionale un cristiano del genere non è affidabile, non è “dei nostri”, non è politicamente corretto. Un simile cristiano non aspetta il Natale per il panettone e per i regali, non alimenta il consumismo.
Un cristiano così è figlio di Dio.

Un figlio di Dio non si fa comprare, non si fa corrompere. Un figlio di Dio non può corrompere, non può imbrogliare! Non può, perché ha trovato l’Amore, ha trovato il Tutto. Sappiamo bene che i cristiani non si sono comportati sempre così. I difetti e gli errori dei cristiani li conosciamo tutti. La storia è piena di traditori che hanno usato il nome di Dio per giustificare i propri interessi, ma non vale la pena perdere troppo tempo a rivangare gli errori del passato e del presente, non vale la pena continuare a parlarne. Parlatemi di Dio, parlatemi dell’Amore.

Un cuore che si converte a Dio dovrebbe diventare una benedizione e un incoraggiamento per gli altri. Dovremmo riconoscere in lui uno che sicuramente non imbroglierà, ma che ti darà un consiglio saggio quando ne avrai bisogno, che spezzerà con te il pane quando avrai fame, che ti curerà quando sarai infermo, che ti consolerà quando sarai triste e gioirà con te della tua gioia.

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