Quando una comunità cresce

Pubblicato il 22-07-2018

di Mauro Palombo

di Mauro Palombo - Nulla nasce a caso. Così è stato l’incontro nel 2007 tra la Guinea Bissau – un piccolo Paese, purtroppo ancora il quarto più povero al mondo – e gli amici che avrebbero poi dato vita all’Associazione Abala Lite Onlus («Come stai?» nella locale lingua balanta). Una caratteristica del loro lungo impegno è proprio la presenza che offrono per parecchi mesi all’anno, con l’obiettivo di stare accanto alla gente, condividendo idee e stimoli attraverso segni concreti che sono i risultati di piccole ma ben studiate iniziative.

Donne al pozzoScrivere una pagina nuova è possibile, se si fa insieme. Il desiderio immediato di un tempo diverso è chiamato a misurarsi coi tempi dell’uomo. Occorre pensare a un primo passo, individuare un inizio del percorso possibile. Per la presenza e il lavoro nel villaggio e nella zona di N’Tchangue, si è trattato dell’orticoltura, poi della frutticoltura e dell’avvio di piscicoltura in piccole lagune. Il grande è sovente racchiuso nel piccolo, far circolare il bene è una chiave per aprire altri spazi, attingendo dalle persone attorno. Nel richiamo ad una responsabilità più ampia, nascono così realizzazioni comunitarie: riabilitare la scuola e migliorarne il servizio, trivellare pozzi, dotarli di pompe, organizzarne l’uso e la manutenzione. Promuovere l’igiene, sostenere la comunità e il lavoro delle sue rappresentanze. Lo sviluppo si tocca con mano, si diffonde, prende forma, assieme alla collaborazione con la missione dei frati minori di Nhoma. Prossimo passo quello di un piccolo centro di salute; intanto da anni qualche medico e personale sanitario viene accolto nell’ospedale di Biella per periodi di formazione.

Ci siamo da tanti anni con entusiasmo e sintonia affiancati a queste iniziative, condividendo esperienze positive maturate in tanti altri progetti, idee, progettazioni, e attrezzature – dai cloratori per igiene e potabilizzazione, al materiale fotovoltaico per illuminazione di edifici comunitari e altro, a quello per le scuole, con anche aule di informatica. E, come già in precedenza, anche negli scorsi mesi volontari di Sermig Re.Te. hanno prestato il loro servizio a N’Tchangue e dintorni per consulenze tecniche.

Si è trattato ora di realizzare un impianto di pompaggio di acqua di pozzo alimentato da energia fotovoltaica. Si completa così il lavoro svolto da Abala Lite che ha realizzato pozzi per le necessità della gente, della scuola, e delle colture che nel tempo si sono espanse e non possono più essere irrigate solo attingendo a fonti lontane un secchio alla volta. L’intervento diretto sul posto è stato essenziale per individuare e risolvere sul momento problemi e necessità di adattamento dell’installazione. Garantendo sia il risultato, sia il futuro uso, con la condivisione di ogni dettaglio di funzionamento e manutenzione con i gestori locali dell’impianto.

La realizzazione è anche punto di partenza per la sperimentazione di alcune nuove soluzioni. In particolare, il controllo in remoto, anche a lunga distanza, di installazioni come l’impianto fotovoltaico, lo sviluppo di nuove forme di illuminazione alimentata da energia fotovoltaica, come le lampade a super condensatore.
Si lavora insieme anche su tecniche e strumenti per la conservazione di alimenti: verdure, pesci… ora che, finalmente, il problema si pone!

Associazione Sermig Re.Te. per lo Sviluppo
IBAN: IT73 T033 5901 6001 0000 0001 481
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Mauro Palombo
RE.TE.
Rubrica di NUOVO PROGETTO

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