Fare integrazione

Pubblicato il 23-12-2017

di Redazione Sermig

di Elisa d'Adamo - Venti donne ripartono da se stesse.
Tutte le settimane, al primo piano dell’Arsenale della Pace, differenti Nazioni si incontrano e si confrontano, sotto forma di visi, mani e storie. Stiamo parlando delle venti donne protagoniste del progetto Ewivere.
Un percorso che nasce nel 2002, grazie all’attività di tenaci volontarie, che hanno deciso di dedicarsi all’integrazione sul territorio di donne straniere in difficoltà.

Tutte le mattine, dal lunedì al giovedì, i corsi di italiano L2 si alternano a diverse attività quali cucito, pittura, laboratori teatrali, incontri informativi con i medici.
Fondamentali nel processo di integrazione e parte costitutiva delle lezioni sono poi le uscite per la città alla scoperta dei servizi offerti dalle Circoscrizioni, dalle biblioteche, dai consultori.

Ciascuna donna porta con sé emozioni e dolori, ma l’obiettivo condiviso delle volontarie, quasi tutte insegnanti in pensione, è quello di dar loro dignità e indipendenza, accogliendo sì le paure e le difficoltà, ma con l’auspicio di andare oltre la sofferenza.
Parlando con Elisabetta e Barbara, collaboratrici sempre in prima linea, si percepisce quanta passione, competenza e lavoro si celino dietro l’organizzazione delle lezioni e delle uscite sul territorio.

«La cosa più bella è vedere il loro cambiamento: all’inizio sono intimorite, diffidenti e spaesate, ma dopo qualche mese le vedi più solari, consapevoli, aperte tra di loro e verso il prossimo».
Quest’anno il gruppo si è arricchito di due bimbi piccoli, una possibilità che ha permesso alle neomamme di frequentare ugualmente i corsi. L’insegnamento della lingua italiana diventa così uno strumento per operare una crescita globale.

Elisa d'Adamo

 

 

 

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